LU – Sabato 5 ottobre, dalle 15.30 alle 18.00, si terrà a Lu una visita guidata ai luoghi più significativi che videro i Prades – un casato borghese che ebbe notevole rilevanza nella vita politica, religiosa e artistica del Sei, Sette e Ottocento luesi – muoversi da protagonisti nell’ambito della realtà locale.
Guiderà la visita il prof. Bruno Ferrero, che ha condotto indagini approfondite sull’argomento, i cui risultati (spesso sorprendenti) sarà lieto di comunicare ai partecipanti.
La visita – a cui aderiscono il Comune, la Parrocchia, l’Associazione San Giacomo e la Pro Loco – si propone lo scopo di attivare, nella riscoperta dei valori fondanti della Comunità, sinergie operative sempre più in grado di dialogare e collaborare fra loro.
La visita si snoderà lungo il seguente percorso:
- Incontro iniziale in San Nazario, la chiesa di cui i Prades ebbero la parrocchialità, e di cui curarono assiduamente la manutenzione e l’abbellimento. Verranno ivi illustrate le vicende dei Prades nel corso del Seicento, la loro casa d’abitazione, il patronato che essi acquisirono su una delle cappelle della chiesa di San Nazario.
- Trasferimento successivo e breve sosta nella chiesa della Trinità, già oratorio della confraternita omonima, di cui alcuni Prades furono membri associati o cappellani.
- Tappa seguente: la sala consiliare del Palazzo comunale; dove verrà illustrato il contributo che diedero i Prades alla vita politica luese, di cui ressero più volte il governo nell’arco di tre secoli. Sarà ricordata in particolare – anche col sussidio di una mostra ivi allestita – la figura del notaio Pietro Antonio Valerio Prades, che fu segretario comunale dal 1724 al 1775 senza interruzione, e redasse preziosi libri di verbali che ci sono pervenuti.
- Si farà sosta, quindi, nella chiesa collegiata di Santa Maria Nuova, per precisare il ruolo avuto dai Prades nel restaurare, nel secondo Seicento, la cappella delle Cinque Vergini allora esistente, e nel commissionare l’omonima tela che tuttora si vede appesa alla parete della navata sinistra.
- Meta conclusiva della visita saranno la chiesa ed il museo di San Giacomo, dove si potrà ammirare il bel Crocifisso in avorio già appartenuto al casato Prades, che l’Associazione San Giacomo (beneficiaria di una donazione da parte dei fratelli Franco e Giorgio Demartini) si appresta ora a collocare nel Museo; e dove di questo artistico manufatto sarà illustrata l’ubicazione devozionale primitiva. Ma dove si scoprirà anche, con piacevole sorpresa, che nel Museo San Giacomo la presenza dei Prades già aleggiava da tempo.
Si tratta del primo evento previsto dall’Associazione San Giacomo per celebrare i 20 anni di attività a cui ne seguiranno altri, nel prossimo fine settimana presso la Chiesa di S. Giacomo: nella serata di venerdì 11 ottobre, nell’ambito del Festival “Pianoechos” è previsto il concerto per pianoforte di Costantino Catena; sabato pomeriggio, 12 ottobre, avrà luogo il convegno dedicato all’Associazione, e domenica mattina, 13 ottobre, presso il museo, spazio per i bambini nell’ambito delle “Giornate nazionali delle Famiglie al Museo”. Maggiori approfondimenti nel numero della prossima settimana.