MONCALVO – L’anteprima vissuta sabato scorso ai Camminamenti del Castello ha dato il via all’edizione 2019 di “Rondò in Monferrato” che già nel fine settimana è pronto a regalare tre concerti. Domani, venerdì alle 18, appuntamento nella chiesa parrocchiale Santi Corona e Vittore di Grazzano Badoglio per il concerto preceduto (alle 17) dalla visita guidata alla tomba di Aleramo ed al chiostro e poi concluso dal brindisi offerto dalla Tenuta Santa Caterina (ingresso libero). Protagoniste sei cantanti, tra quelle che hanno partecipato al Call for Young Performers, corso annuale di canto tenuto dal soprano Alda Caiello nell’ambito delle attività formative di Idea l’accademia di Divertimento Ensemble, che il pubblico ascolterà durante i concerti di Rondò in Monferrato a Grazzano Badoglio e poi a Moleto: Felicita Brusoni, Gaia Mattiuzzi, Valeria Matrosova, Federica Passoni, Valentina Piovano e Giulia Zaniboni. Sabato ci si sposterà nella vicina Ottiglio, nel Cortile Paulonia di Moleto dove, alle 18 (ingresso 1 euro), sarà offerto un concerto in collaborazione con ArtMoleto 2019 e brindisi. Tra i brani in programma, significativi esempi di quanto il repertorio contemporaneo riserva alla voce, spiccano i pezzi di Kagel intitolati alla Torre di Babele. Eseguiti in prima italiana a Milano dalle stesse cantanti a fine maggio, vengono ora proposti sia a Grazzano che Moleto. Der Turm zu Babel è un ciclo di melodie per voce sola composto da Mauricio Kagel nel 2002: in tante lingue del mondo il compositore dà voce a una personale rielaborazione dei testi dell’Antico Testamento, tratti in particolare dal Pentateuco e ancora più specificamente dai versi in cui si canta: «E disse il Signore: venite e scendiamo a confondere là / la loro lingua perché non intendano / ciascuno la voce del prossimo». Domenica, sempre alle 18 (ingresso libero), appuntamento alla Sinagoga di Casale con il concerto di Lorenzo Gorli, violino di Divertimento Ensemble, e del soprano Beatrice Binda che presenteranno Kafka-Fragmente di Kurtág. “Essi costituiscono probabilmente l’esperienza di ascolto più estrema che un ascoltatore coraggioso può intraprendere nel corso della propria vita. Ci si trova davanti a un linguaggio totalmente nuovo, di una densità informativa ed emozionale che richiede un grande sforzo empatico per essere decodificata. Entrando dentro questa musica fino a divenirne parte, senza percepire più alcun confine tra noi ed essa, si fa esperienza completa di questi momenti di bellezza totale e indescrivibile” come illustra il critico Fabio Barbieri (Prospettive Musicali, Radio Popolare).
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