CASALE – Un rogo nella notte fra sabato e domenica, di origine dolosa, ha distrutto gran parte dell’edificio che per oltre 45 anni ha ospitato la scuola media Leardi, in via Gonzaga, a Casale che però da tre anni si è trasferita all’Istituto Negri. L’allarme è scattato poco prima delle 3 quando gli abitanti del palazzo che si trova di fronte all’ex scuola hanno visto uscire le fiamme dal primo piano della struttura. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Casale che dista poche centinaia di metri dal luogo del rogo. L’incendio nel frattempo si era esteso al secondo piano, raggiungendo il tetto. E’ stato allertata la centrale di Alessandria che ha inviato un’altra squadra e l’autoscala in supporto. In totale cinque mezzi e una quindicina di uomini che hanno lavorato per oltre 4 ore e mezza per limitare che il rogo si espandesse per tutto l’edificio. “Avevamo paura che le fiamme potesse estendersi anche al nostro palazzo – dice una abitante della via – un grandissimo spavento ho ancora la pelle d’oca adesso che tutto è finito”. A rendere ancora più impegnativo l’intervento dei vigili del fuoco la presenza di lana di vetro e numerose canaline che hanno facilitato il propagarsi delle fiamme. Solo dopo le 7 lo stabile è stato dichiarato in sicurezza, ma non è più agibile. In gran parte della città si avvertiva l’odore del fumo. Fra i primi ad intervenire nella notte l’ingegner Roberto Martinotti dell’ufficio tecnico del Comune di Casale e in mattinata l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Sirchia. Visto l’epoca di costruzione della scuola, a metà degli anni ’60, erano stati effettuati negli anni passati dei controlli a campione per verificare che non fosse stato utilizzato materiale coibentate in amianto. Lunedì mattina il sopralluogo dell’Arpa e dell’Asl e martedì il responso che non c’era nessuna presenza di amianto. La scuola era dismessa da tre anni e veniva solo utilizzata l’area esterna come campetto da gioco per i bambini della parrocchia dell’Addolorata e l’area della palestra. Nella scuola Leardi sono passati per oltre quattro decenni migliaia di studenti e già nella notte e poi in mattinata c’è chi si è fermato a fare fotografie o a guardare quel che resta dell’istituto. “Anche se era già chiusa da anni e le condizioni dello stabile erano sempre più precarie – dice un ex studente – lascia un grande vuoto vedere la nostra scuola ridotta in questo stato”. “Era da tempo che si parlava di abbatterla e destinare l’area a nuovi scopi, adesso potrebbe essere giunto il momento per farlo” dicono nel quartiere dell’Addolorata.
Roberto Saracco