BALZOLA (11/02/2016, 11.29) – E’ stato trovato questa mattina poco prima delle 9.30, Gino Parise, 89 anni compiuti lo scorso 20 gennaio, di cui non si avevano più notizie da ieri pomeriggio. A ritrovarlo è stato Francesco Piacentini, 35 anni, volontario del Soccorso Alpino di Alessandria, impegnato da questa mattina con la sua squadra nelle ricerche dell’anziano.
Si era allontanato da casa intorno con la sua bicicletta ma, dopo molte ore, la figlia Maria Grazia con la madre Matilde Previato, ha iniziato a preoccuparsi. Passate le 19 è uscita di casa per vedere se l’anziano padre, afflitto da Alzheimer, fosse sulla via del ritorno. Preoccupata visto lo stato di salute, e seguendo il consiglio di una vicina di casa, che fa parte del gruppo di Protezione Civile di Balzola, ha chiamato il pronto intervento.
LA MACCHINA DEI SOCCORSI
La chiamata al 112 è arrivata poco prima delle 19. I Carabinieri del Nor di Casale con i colleghi della stazione di Balzola, soprattutto in virtù dello stato di salute dell’anziano, si sono subito attivati nelle ricerche, ed allertato la macchina dei soccorsi. Nel giro di pochissimo tempo, di fronte al municipio di Balzola, è stato allestito un “campo base” da dove coordinare le ricerche. Sul posto anche i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Alessandria che sono intervenuti con l’Unità Crisi Locale e con gli uomini e mezzi del distaccamento di Casale Monferrato, e del Comando Provinciale di Vercelli con l’aiuto del personale del distaccamento di Trino. Impegnati nelle ricerche anche gli uomini della Croce Rossa e del Gruppo cinofili della Cri, che è intervenuta con la squadra coordinata da Angelo D’Angelo. Intervenuti anche gli uomini della Protezione Civile di Balzola e Morano, e del Soccorso Alpino di Alessandria. Un’imponente macchina che coinvolto, nel momento di maggior partecipazione, oltre sessanta uomini.
Le operazioni di ricerca sono state coordinate dai Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Alessandria che sono intervenuti con l’UCL, l’Unità Crisi Locale. Un avanzatissimo mezzo attrezzato per fungere da base operativa sul posto per coordinare ogni tipo di intervento. Il territorio è stato mappato e grazie agli strumenti informatici e satellitari, suddiviso ed affidato alle diverse squadre. Le operazioni di ricerca sono partite quando era già buio e sono terminate intorno all’una e mezza del mattino. Sono poi riprese questa mattina poco prima delle 8. Sul posto anche due nuove squadre del Soccorso Alpino, per un totale di sei uomini e due cani, che hanno dato il cambio a quella presente fino alla notte prima, e che poi sono state fondamentali per il ritrovamento dell’anziano.
IN CAMPO ANCHE AMICI E PARENTI
A collaborare nelle ricerche anche un gruppo di amici della nipote, Sabrina Parise, che hanno battuto alcune vie di campagna per tutta la notte, anche oltre lo stop notturno alle operazioni. “Come potevamo fermarci – ha detto uno degli amici che ha passato la notte a cercare nonno Gino – anche se era molto buio non abbiamo avuto il coraggio di fermarci”.
IL RITROVAMENTO
Fortunatamente la lieta notizia è arrivata intorno alle 9.30 del mattino quando è arrivata la segnalazione all’Unità Crisi Locale dei Vigili del Fuoco: “l’abbiamo trovato”. Era in piedi, camminava scalzo in un campo, senza rendersi bene conto di dove si trovasse.
Probabilmente era arrivato in zona Cascina “Damnesia” già ieri notte, un immobile abbandonato e diroccato, tra campi coltivati. Qualche strada sterrata che fanno da parallela ad alcune strade principali, anche queste non in buone condizioni.
Non potendo proseguire in bici per le strade sterrate e piene di buche, acqua ghiacciata e fango, si è fermato e ha posizionato la bicicletta in modo corretto e con il cavalletto, accostandola a bordo strada. Ben visibile di giorno, impossibile di notte per la posizione lontana dalla strada principale. Infatti quella zona era stata battuta sia dalla Protezione Civile (che ha controllato tutti i canali e i fossi a bordo strada) che dagli amici di Sabrina, ma era troppo buio per notarla.
Ha camminato per oltre cinquecento metri, ha perso le scarpe, forse tolte volontariamente nella notte o incastrate da qualche parte nel fango. Probabilmente ha dormito nel vecchio cascinale, ma è solo un’ipotesi. Di certo c’è che non riportava segni di ipotermia, ne era particolarmente sporco.
GLI EROI CHE LO HANNO RITROVATO
Questa mattina poco prima delle 9.30 la squadra del Soccorso Alpino di Alessandria, formata da Francesco Modestini con il labrador nero Tito, Massimo Bottazzi, Roberto Adolfoni e Francesco Piacentini, mentre batteva i campi nelle campagne di Rive, ha rinvenuto la bici. La sella era ghiacciata, segnale che era li dalla notte precedente. Tito è stato sguinzagliato e ha indovinato la direzione che aveva intrapreso l’anziano. Mentre controllava un canneto, Francesco Piacentini, il più giovane del gruppo, ha notato in lontananza l’uomo. “Mi sono avvicinato – ha raccontato – per capire se era lui la persona che stavamo cercando. Poi quando ho visto che era senza scarpe e con i piedi feriti, ho capito che era lui. Gli ho chiesto come si chiamava e la data di nascita e mi ha risposto lucidamente”. Era invece confuso sul perchè si trovasse li ed era sicuro di aver dormito a casa. “Finisco di lavorare e torno a casa”, mi ha detto. Allerata subito la base operativa, è partito un fuori strada dei Vigili del Fuoco che ha raggiunto il luogo del ritrovamento. Non potendo camminare nel fango, è stato fatto sedere su una “sedia” creata incrociando i bastoni degli operatori del Soccorso Alpino e portato a braccia dai pompieri. Fatto salire sul mezzo è stato riportato in paese dove ad attenderlo c’era la famiglia ed un ambulanza della Pubblica Assistenza Trinese, che ha accompagnato Gino Parise al Pronto Soccorso di Casale per gli accertamenti.
Foto e servizio di Dario Calemme