Ritrovata la pistola dell’omicidio

CASALE – E’ già stata ritrovata mercoledì scorso la pistola utilizzata dall’ex ufficiale di polizia militare brasiliano per uccidere martedì l’imprenditore casalese Fabio Campagnola. Si tratta di una pistola calibro 40 che il poliziotto in pensione ha abbandonato durante la fuga, nei pressi di una locanda nelle vicinanze della gelateria di cui il monferrino era titolare. L’omicidio è successo in Praia do Frances, una zona turistica fra Recife e Salvator de Baia, nello Stato di Alagoas al Nord Est del Brasile. Secondo la prima ricostruzione a scatenare la furia omicida dell’ex poliziotto sarebbe stato un litigio legato al fatto che la moglie del brasiliano voleva piazzare un carretto per la vendita di dolci proprio davanti la vetrina della gelateria, una situazione che non sarebbe stata gradita dell’impresario casalese. In un video trasmesso dai media brasiliani si vedono Campagnola e l’ex poliziotto discutere nella gelateria, poi i due escono all’esterno e nel giro di poco il poliziotto in pensione rientra nel locale e spara a breve distanza all’impresario monferrino, ferendolo mortalmente. Poi mentre c’è un fuggi fuggi di clienti l’omicida si dà alla fuga, liberandosi dell’arma. Del caso se ne sta occupando la polizia di Marechal Dedoro e in Italia l’avvocato alessandrino Claudio Falleti, legale della famiglia, esperto di tutela degli italiani all’estero: “Fabio Campagnola è stato assassinato a sangue freddo fuori dalla sua gelateria, adesso vogliamo giustizia per il nostro connazionale e per la sua famiglia. Attendiamo dettagli ulteriori dalla Farnesina e dalla nostra rappresentanza diplomatica in Brasile, vogliamo che l’autorità giudiziaria brasiliana si attivi al massimo per arrestare l’assassino. L’omicidio del nostro connazionale non deve restare impunito”.