CASALE – Giungono notizie sempre più preoccupanti inerenti il punto nascita dell’Ospedale Santo Spirito. Le figure necessarie, medici, ostetriche ed infermieri, sono sempre in minor numero, e ormai ridotte all’osso non possono garantire per tutte le necessarie visite, obbligando quindi il reparto a parzializzare il proprio operato. La vasca per la nascite in acqua è rimasta inattiva nonostante le varie rimostranze mentre manca ancora la possibilità del parto indolore. Una tecnica di analgesia peridurale che aumenterebbe la possibilità di nascite a Casale Monferrato. Cosa ad oggi impossibile con la conseguente migrazione delle future mamme verso centri a noi vicini.
«Dai soliti proclami del duo Saitta-Chiamparino – ha commentato Enzo Amich, candidato alle Elezioni del Consiglio Regionale per Fratelli d’Italia – non possiamo che notare che gli spot elettorali son già terminati e non arriveranno nemmeno al 26 maggio. Oggi i nostri medici con equipe di ostetriche e personale infermieristico, danno il massimo con quello che hanno: cioè poco. Troppo poco, per poter mantenere operativo il punto nascita nel nostro Nosocomio. Mi impegnerò in prima persona, se eletto, presso il prossimo Assessore alla Sanità Regionale, perché venga ristabilito il diritto a nascere Casalese alle prossime generazioni». «Insieme ad Enzo – ha continuato Federico Riboldi, candidato sindaco di Casale Monferrato per la grande coalizione composta da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e la Civica Difesa e Ripresa – già tre anni fa abbiamo iniziato questa lotta che unisce tutti, partendo dal centro destra ma coinvolgendo anche chi ci crede al di fuori dai classici schieramenti, sotto la bandiera del Presidio Sanità. Siamo stati purtroppo facili interpreti di un “Torino centrismo” utile al PD a mantenere le poltrone salde in quei territori, lasciando le zone più periferiche ad un inverno gelido fatto di proclami senza senso. Lotteremo al fianco di Enzo Amich per i diritti di tutto il nostro territorio e di tutti noi monferrini».