PONTESTURA -Arrivano i primi ricercatori per la consultazione dell’Archivio Storico della Parrocchia di Sant’Agata a Pontestura, dopo il lavoro di riordino reso possibile grazie ad un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
L’archivio, conservato presso la casa parrocchiale, pur essendo ricco di interessanti documenti, non era mai stato oggetto di un riordino scientifico e si presentava pertanto come un insieme scomposto di carte e di registri.
Grazie alla collaborazione con l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi, la Parrocchia ha incaricato i due archivisti Michele Castelli e Manuela Alotto, di effettuare il lavoro di riordino attraverso la pulitura e la schedatura di tutti i documenti, suddividendoli in serie – creando quindi uno schema di riordino chiaro e di facile accesso – ed infine condizionandoli all’interno di cartelline e di faldoni.
Oltre al fondo dell’archivio della parrocchia di Sant’Agata di Pontestura, nel corso del lavoro sono stati individuati un fondo pertinente all’ex vicaria di Santa Maria di Rocchetta ed altri cinque fondi archivistici minori, per un totale di 787 unità.
A strumento di corredo dell’archivio è stato redatto un inventario analitico, contenente tutte le informazioni raccolte in fase di schedatura e che sarà pubblicato su Beweb, il portale della Conferenza Episcopale Italiana fruibile da tutti gli studiosi e appassionati del settore.
Qualche curiosità: il documento più antico individuato risale al 1591. Sono inoltre presenti ben 82 pacchettini di carte, in gran parte ancora sigillate, contenenti note di medicinali somministrati ai poveri dalle farmacie di Pontestura durante il XIX sec.
Grazie al lavoro di riordino ora l’archivio storico della Parrocchia di Sant’Agata di Pontestura risulta maggiormente tutelato da un punto di vista conservativo, e soprattutto pronto ad offrire in sicurezza all’utenza il suo ricco patrimonio contenutistico sia per ricerche anagrafiche sia per indagini storiche.