«Il decoro della città, e in particolare del centro storico, deve essere una priorità non solo di un’Amministrazione, ma di tutta la popolazione. Per questo motivo è indispensabile che chi non rispetta le regole sia sanzionato: l’attenzione per il bene comune è la base per un rilancio di Casale Monferrato». Con queste parole il sindaco Federico Riboldi commenta la notifica delle sanzioni che proprio in queste ore si sta eseguendo per l’abbandono di rifiuti nei pressi di alcune isole seminterrate del centro storico. I fatti si riferiscono alla seconda metà del mese di settembre, quando si sono riscontrati ben 16 casi. Grazie alle telecamere di video-sorveglianza presenti in zona sono state identificate le persone che hanno commesso l’infrazione, permettendo al corpo di Polizia Locale di comminare le sanzioni previste dal Regolamento consortile per la gestione dei rifiuti, che prevede il pagamento di importi fino a 500 euro per chi non conferisce correttamente o abbandona i rifiuti. Gli accertamenti dellaPolizia Locale si sono svolti in collaborazione con il Settore Tutela Ambiente del Comune e in questi giorni sta proseguendo la visione dei filmati delle telecamere per identificare altri trasgressori in azione nel mese di ottobre. «Mi sembra doveroso ringraziare tutti quelli che hanno permesso di arrivare a questo importante risultato – ha concluso Federico Riboldi – a partire da chi con meticolosa attenzione vigila e segnala in tempo reale abbandoni di rifiuti: mi riferisco al presidente di Cosmo Guido Gabotto e ai molti dipendenti che quotidianamente lavorano affinché la città torni a essere accogliente e pulita. Un grazie sentito al Comando di Polizia Locale e al Settore Tutela Ambiente per il prezioso, e lungo, lavoro di identificazione dei trasgressori. E per ultimo, non certo per importanza, ai molti cittadini che conferiscono correttamente e che hanno la sensibilità di capire che l’abbandono dei rifiuti è un danno per tutti: la città, i negozi, i bar, i ristoranti. È importante si capisca che queste azioni non sono solo un costo per la collettività, ma anche un pessimo biglietto da visita per i molti turisti e le molte persone che quotidianamente transitano a Casale Monferrato».
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