CASALE (am) – Cattedrale gremita sabato mattina in occasione della cerimonia di commemorazione del 74° anniversario dell’eccidio della Banda Tom avvenuta nel gennaio del 1945 alla Cittadella. Alla funzione concelebrata dal Vescovo mons. Gianni Sacchi e dal parroco del Duomo don Eugenio Portalupi, erano presenti le principali cariche istituzionali cittadine, numerosi sindaci dei paesi limitrofi, una rappresentanza degli studenti delle scuole superiori, con i vessilli, e una delegazione dell’Ana di Casale. “Quei giovani hanno lottato per difendere il bene prezioso della libertà e degli ideali che ritenevano giusti. Sapevano di rischiare la vita, ma il desiderio di essere uomini liberi ha prevalso. – ha esordito mons. Sacchi – L’oscurità di quel tragico momento si è dissolta con la luce della fede e del perdono di Dio. Nessuno può toglierci la fede e gli ideali che alimentano la nostra vita. Sopra di noi il cielo è sempre aperto, anche se coperto da fitte nubi”. “Quando parliamo di resistenza oggi, non pensiamo alla lotta armata come avvenne in quei tragici anni della Seconda guerra mondiale. Oggi la resistenza è il contrasto alla cultura dell’indifferenza, della morte e dello scarto – ha detto il Vescovo – Resistere oggi vuol dire impegnarsi personalmente insieme a tutti coloro che sono capaci di andare controcorrente per contribuire, con l’impegno personale, alla costruzione di un mondo nuovo. Tanti uomini e donne in quegli anni hanno lottato per avere una nazione democratica che garantisse la libertà e il bene di tutti. Oggi la democrazia è in crisi. La gente è nauseata da una politica così e la riduzione della democrazia al solo diritto di voto è molto pericolosa. Può prevalere la logica del più forte che schiaccia i diritti dei più deboli, dei senza voce e di chi non la pensa come te”. Secondo mons. Sacchi, “alle nuove generazioni, ai giovani, dobbiamo non solo fare memoria del sacrificio di tanti uomini e donne ma dobbiamo anche, noi adulti, mostrare coerenza e investire energie e risorse in proposte che facciano sperimentare con mano, come un cammino di libertà coinvolga la responsabilità personale e debba essere condiviso con altri. È un impegno educativo che ci chiede di essere testimoni credibili che con impegno cercano di realizzare un mondo libero e buono per tutti e con tutti”. La cerimonia commemorativa, organizzata dal Comune e dal Comitato Unitario Antifascista per la difesa delle Istituzioni Repubblicane si era aperta alle 9.30 in Comune. Al termine della Messa in Duomo il corteo si è diretto in Teatro. percorrendo via Duomo, piazza Mazzini e via Saffi. In Teatro alle 10,45, dopo i saluti del Sindaco Titti Palazzetti e del Presidente del Comitato Unitario Antifascista Germano Carpenedo, si è tenuta la testimonianza “Ricordi e memorie di Resistenza. Omaggio alla Banda Tom” con gli studenti dell’Istituto Superiore Balbo, dell’Istituto Superiore Leardi, il Coro dell’Istituto Comprensivo Casale 3 “In…cantiamo3”, l’Opera dei Ragazzi – Scuola Media Dante Alighieri e Paolo Bonfanti. Al termine, i partecipanti si sono traferiti trasferimento alla Cittadella dove si è svolta la deposizione delle corone alle lapidi dei 13 caduti della Banda Tom e del partigiano Gaetano Molo e sono state inaugurate le nuove Stele Informative dedicate alla Resistenza Casalese e alla Banda Tom.
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