CELLA MONTE – Il primo maggio di quest’anno l’Associazione “AmbientArti in Europa e nel Mondo”, in sinergia con l’Amministrazione Comunale di Cella Monte, aveva in programma la realizzazione di un Evento in ricordo della Rassegna Musicale “Maggiociondolo” ideata da Fiorella Cavagnero Coppo, prematuramente scomparsa venti anni fa. Per la realizzazione dell’Evento si erano avute adesioni di Musicisti che si sono esibiti da “giovani promesse” divenuti Professionisti di successo, l’avvento della pandemia ne rende impossibile la realizzazione temporale che ovviamente verrà differita all’autunno, in concordanza con la data prevista, da parte del Comune di Cella Monte per la celebrazione del Ricordo della Sindaca emerita. In attesa di poterla ricordare, con Musica dal vivo, Arte che lei come Sindaco e, come Musicista, ha ampiamente promosso, tanto da far guadagnare a Cella Monte l’appellativo di “Paese della Musica”, proponiamo una breve memoria sulla nota Rassegna musicale da lei ideata.
UN AVVENIMENTO SPECIALE
Venti anni sono trascorsi dall’ultimo “Maggiociondolo” organizzato da “Fiorella”. Una Rassegna musicale, ma non solo questo e, lo ricordano bene tutti coloro che, come giovani promesse della Musica Classica, hanno avuto il privilegio e il piacere di prendervi parte. L’avvenimento non era “speciale” solo perché spesso era il primo vero concerto in cui i giovani si esibivano in pubblico: era “altro” ciò che lo rendeva speciale! Non si trattava di una competizione con altri Musicisti, ma con se stessi per dare il meglio del proprio stato dell’arte per non tradire la fiducia che veniva donata. Neppure questo aspetto però rendeva l’evento così speciale per tutti, per farlo meglio comprendere abbiamo raccolto alcune dichiarazioni rilasciate sia da Musicisti che hanno vissuto l’esperienza e, che attualmente sono affermati Professionisti, ma anche di chi ha continuato a coltivare la passione per la Musica, ma ha seguito strade lavorative diverse. Tutte le dichiarazioni concordano nel dichiarare: “l’atmosfera che si respirava era fantastica, si arrivava abbastanza in ansia, ma ben presto l’ansia si attenuava alla vista del rasserenante sorriso della Donna che li aveva invitati e che era solita accogliere personalmente i Musicisti al loro arrivo.
A PROPOSITO DI FIORELLA CAVAGNERO COPPO
“Fiorella”, così tutti la nominano confidenzialmente, ma con grande rispetto riconoscendone l’autorevolezza, era persona che trasmetteva al contempo dolcezza e fermezza, misurata comunicazione verbale, ma molta carica empatica. Molti ricordano con riconoscenza i preziosi consigli ricevuti, altri rammentano gioiosi la merenda contadina che veniva offerta con grazia e piacevole gusto, altri hanno nostalgica memoria del caminetto, sempre acceso, accanto al quale venivano ascoltate le confidenze sui desideri e progetti e dove il calore non era tanto quello emanato dal fuoco, quanto le misurate sagge parole che venivano dette. Fiorella ospitava spesso nella sua bella casa in pietra da cantoni dove aveva riservato una stanza per accogliere chi, venendo la lontano, necessitava di ospitalità. Nel salone adiacente la stanzetta, con la vista sul suggestivo panorama delle colline monferrine, troneggiava, a disposizione, un meraviglioso pianoforte a mezza coda della pregiata ditta “Tallone”. Questo ed altro ancora ha fatto dell’accoglienza che Fiorella riservava ai suoi Ospiti un momento indimenticato e indimenticabile.
CURA DEL LUOGO
Che dire poi della cura del luogo dove avevano vita i concerti? Arredo essenziale ma di gusto sopraffino: l’edificio che Fiorella, nel suo ruolo di Sindaco, aveva individuato e ristrutturato per la collettività, adibendolo ad Auditorium, era una chiesa sconsacrata, spoglia, arredata con poltroncine in legno con seduta in velluto, l’abside adibito a palcoscenico, metteva in bella mostra un pianoforte a mezza coda, ai lati costantemente addobbi floreali. Non mancava neppure il canonico “programma di Sala”, preparato con eleganza e, che tutti i debuttanti gradivano come trofeo da mettere nel curriculum. A fine concerto, prima del classico bis, era sempre presente un bel mazzo di fiori per le fanciulle.
Tutti gli intervistati concordano nel dire che l’ambiente, apparentemente insignificante, veniva reso “speciale dall’atmosfera” che veniva a crearsi man mano che Fiorella accoglieva tutti gli spettatori, silenzio, sorrisi, strette di mano e, concludono concordi: “Incoraggiati dalla serenità che emanava Fiorella e che sembrava trasmettersi al pubblico, ci immergevamo nella Musica”.
UNA RASSEGNA MUSICALE OLTRE I CONFINI
Racconta Angela Tudisco di AmbientArti in Europa e nel Mondo: “Quando Fiorella Cavagnero Coppo, prematuramente ci lasciò sembrò a molti doveroso proseguire quella che era divenuta, per merito suo, una apprezzata Rassegna di Musica Classica vastamente affermatasi oltre i confini regionali. L’impresa non era facile e si incontrò difficoltà a trovare chi si prestasse per provvedere all’organizzazione necessaria per far proseguire la Rassegna. Mi venne lanciata una sfida che accolsi con stupore e pensai che forse, occupandomi di un primo evento come Memorial in onore di Fiorella, avrei potuto far guadagnare all’Amministrazione del Paese, un poco di tempo per individuare la persona più adatta di me a svolgere quell’incarico. Nei fatti invece ho provveduto all’organizzazione per 10 anni cercando, come mi era possibile, di portare avanti gli ideali e lo spirito che avevamo mutuato da Fiorella; ovviamente non potevo essere come Lei né avevo le sue competenze, ma ritenevo e, con me i Sindaci che si sono succeduti in quegli anni, che fosse importante portare avanti le iniziative da Lei promosse, mantenendone lo spirito ispiratore. Dopo dieci anni ho ritenuto di passare il testimone all’Associazione di Promozione Culturale “AmbientArti in Europa e nel Mondo”, pur rimanendo impegnata in prima persona. Dopo il 2011 l’Amministrazione Comunale ha perseguito obiettivi diversi, sono continuati concerti ma la “Rassegna” non ha più avuto luogo”.
Prosegue Tudisco: “Rimane nel ricordo quel “qualcosa” di diverso dal semplice ripetersi di Concerti di promettenti giovani talentuosi, che si esibiscono. Resta il ricordo di quella accoglienza empatica, di quei fiori campestri che adornavano con delicatezza l’ambiente, ma anche della partecipazione solidale delle Donne del Paese che preparavano deliziose merende alle quali partecipavano non solo i Musicisti, ma anche gli spettatori e che davano ad essi la sensazione di una ulteriore condivisione sociale dell’evento. Permane il ricordo di quell’atmosfera amichevole di raffinata e serena festa accompagnata da tanta bella Musica che si riproponeva, gratuitamente alla portata di tutti, ogni domenica di Maggio e, indimenticato rimane il quieto sorriso di una Donna che ha saputo operare scelte importanti per il Bene Pubblico”.
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