CASALE – Sul nuovo anno che si è aperto su orizzonti tutt’altro che sereni, spunta un raggio di ottimismo su un pezzo di sanità casalese (periodicamente ridotta nei servizi e nelle strutture, anche di eccellenza). L’appuntamento con la prima novità (parzialmente positiva) porta la data di lunedì 9 gennaio quando la Clinica S. Anna accoglierà i primi pazienti psichiatrici nei 72 posti letto previsti dagli accordi stipulati con la Regione Piemonte. Incomincia così l’atto di trasformazione della casa di casa in sede di accoglienza di malati affetti da patologie psichiatriche.
Dopo la lunga attesa durata mesi di incertezze e conflitti burocratici, anche il personale (una sessantina tra infermieri e amministrativi) della struttura sanitaria ritrova serenità con il recupero dell’attività lavorativa che aveva corso seri rischi di cessazione.
Alla ripresa della funzionalità della clinica si accompagna anche il ritorno ad una (limitata) attività diagnostica ed interventistica con “piccoli” operazioni chirurgiche a carattere ambulatoriali e di day-hospital. E’ la prima buona notizia che arriva con il nuovo anno, ma non basta ancora per recuperare tutto quanto è stato sottratto alla sanità casalese.
LA VITA CASALESE PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA.
“La Vita Casalese”, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.