CASALE – La RM@Schools è un consorzio europeo che ha lo scopo di elaborare un piano strategico per incrementare l’immagine della scienza e della tecnologia nelle scuole superiori del continente, in modo da promuovere il valore delle materie prime e incoraggiare carriere scientifiche nel settore. In relazione a questo obiettivo, il MIUR ha selezionato, per l’Italia, una serie di scuole aventi particolari predisposizione alla ricerca scientifica: si richiedeva agli studenti, attraverso esperimenti in laboratorio, la realizzazione di kit sperimentali da promuovere, per rendere più efficace l’apprendimento di alcuni argomenti come i raw materials (materia prima).
Nell’ambito del progetto internazionale EIT (European Institute of Innovation and Technology), che collega scuole superiori e centri di ricerca europei per sviluppare prodotti e servizi innovativi, l’istituto Sobrero, grazie alla partnership con il CNR-ISTM di Milano, ha partecipato alla RM@schools International Science Fair presso il centro di ricerca WETSUS di Leeuwarden in Olanda.
Il team del Sobrero, costituito dai docenti Federica Borasi e Daniela Sigaudo con la collaborazione di Elisabetta Gaita, e dagli studenti Nicolò Angeleri, Cristina Caprioglio, Gabriele Merlo, Stella Piccone, Matteo Poncina e Andrea Zeppa, ha presentato il progetto Prussian blue: let’s make recycling blue, un metodo di recupero delle materie prime basato sull’utilizzo del Blu di Prussia. Tale materiale era stato oggetto di un precedente studio con messa a punto della sua sintesi, grazie alla collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale (Dott. Fabio Carniato e Dott.ssa Chiara Bisio). Il progetto casalese, insieme ad altri lavori presentati da studenti provenienti da tutta Europa, è stato giudicato da quattro esperti, ricercatori del centro WETSUS, i quali hanno dato il primo premio al gruppo di studenti del Sobrero, grazie alle competenze dimostrate, alla creatività e capacità critica. Infine, anche il CNR di Bologna, capofila del progetto, ha plaudito alla professionalità degli studenti apprezzandone le abilità comunicative e le competenze scientifiche.
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