Quello di domenica sarà il sesto Derby ufficiale in Serie A2 tra Junior Casale e Derthona. Ed il secondo guidato, in panchina, da due allenatori della stessa generazione: Marco Ramondino e Lorenzo Pansa, entrambi classe 1982, giocano il derby in anticipo su www.asjunior.com, in un’intervista doppia di presentazione, sia tecnica ed emotiva, di questa importante partita, dove le squadre arrivano entrambe da una sconfitta. E con il pepe, nelle ultime ore, di due assenze (Marcius e Blizzard) e un arrivo (Mirza Alibegovic) a sorpresa.
Che derby sarà?
Marco Ramondino: E’ un momento della stagione molto particolare perchè le squadre hanno iniziato a lavorare diversi mesi fa e per squadre come noi, che hanno la possibilità e la potenzialità di giocare la post season, la fine della stagione non è vicina; è quindi un momento particolare anche di forma dei giocatori e di livello di energie fisiche e mentali. Questa premessa aggiunge ancora più imprevedibilità e impronosticabilità sull’esito di una partita che va vissuta come un evento un po’ diverso rispetto alle altre partite di Regular Season. Da parte nostra la mentalità e l’approccio settimanale non cambiano: vogliamo lavorare sempre su due binari paralleli, ovvero la crescita della squadra, in cui vediamo ancora dei margini di miglioramento, e l’adeguata preparazione contro l’avversario, che in questo caso è di grande valore ed esperienza. Tortona è infatti una squadra con gerarchie e rotazioni molto diverse rispetto all’andata: sarà un test di assoluto livello.
Lorenzo Pansa: Per noi è un test importante perchè giochiamo contro una squadra che ha dimostrato di essere quella più continua e più solida del nostro girone. Questa partita arriva in un momento molto avanti della stagione, dove entrambe le squadre hanno le loro certezze, i loro equilibri e anche le loro insicurezze. Troveremo sicuramente una squadra che vorrà rifarsi dopo la sconfitta di Trapani, ma lo stesso vogliamo fare noi. Essendo un Derby è sempre una partita difficilmente pronosticabile perchè l’impatto emotivo per le due squadre avrà grande importanza e il fatto di giocare lontano da casa, dopo un brutto passaggio a vuoto contro Rieti, sarà la cosa che per noi, soprattutto all’inizio della partita, potrà fare tutta la differenza del mondo.
Che campionato è stato fin qui?
MR: Assolutamente entusiasmante. Sicuramente l’inizio è stato indimenticabile, e allo stesso tempo ci ha dato le premesse per alzare l’asticella ed essere ancora più esigenti con noi stessi e cercare di diventare la miglior versione possibile di noi stessi sia a livello individuale che di squadra.
LP: E’ stato un campionato, per come la vedo io, finora estremamente positivo per quelle che sono le nostre forze, disponibilità, ambizioni, e aspettative: siamo assolutamente in linea. Ci è mancata sempre un filo di continuità, a parte le 5 vittorie consecutive, che è la cosa che per Casale sta facendo la differenza. Credo che chi, in queste ultime 8 partite, riuscirà ad avere un briciolo in più di continuità, riuscirà ad arrivare sicuramente nelle prime quattro posizioni, mentre chi non ci riuscirà rimarrà invischiato nella zona centrale della classifica che potrebbe voler dire sia Playoff sia rimanerne subito fuori.
Un commento sul vostro avversario… in panchina.
MR: Lorenzo è una persona che ho avuto la possibilità di conoscere ormai 14 anni fa in un Raduno di Specializzazione. Siamo allenatori della stessa generazione. Ci siamo incontrati per qualche anno sui campi e da quando sono arrivato a Casale, anche complice che i nostri figli vanno a scuola insieme, diciamo che i contatti sono un po’ più frequenti. E’ un allenatore che ha fatto un percorso importante sia a livello di settore giovanile che di Serie B, della quale è stato anche il miglior allenatore a livello nazionale. Questa è la dimostrazione che si può arrivare al successo anche facendo strade e percorsi diversi e quindi c’è da parte mia grande considerazione sia per la persona che per il professionista.
LP: Marco Ramondino è nettamente il miglior allenatore del nostro girone: dà un’impronta chiara alle sue squadre e ha avuto la bravura, insieme al Club – come ho già detto anche prima della partita d’andata – di credere in un gruppo di giocatori nel corso di queste stagioni. E ora sta traendo i frutti di quanto seminato.
Tre aggettivi per descrivere la squadra avversaria.
MR: Il Derthona è esperto, talentuoso e ambizioso.
LP: La Junior è solida, cinica e organizzata.
Fra pochi giorni c’è il grande appuntamento con la Coppa Italia: cosa vi aspettate? chi è per voi la favorita?
MR: Mi aspetto di giocare per vincere, che è come bisogna approcciarsi in queste competizioni: non ha senso essere invitati ad un ballo per stare in disparte a guardare e basta. Noi dobbiamo quindi metterci il vestito della festa e cercare di fare di tutto per conquistare la ragazza più bella. La favorita? Penso che in questo momento sia la Fortitudo Bologna per profondità, stato di forma e livello di esperienza del roster.
LP: Non ho aspettative di percorso, ma ambizione di andare a competere con quella che per il momento si è dimostrata probabilmente la squadra più di talento di questo campionato, ovvero Trieste. Poi la Coppa è un qualcosa di particolare e quella di Serie A l’ha appena dimostrato. Partiamo dunque non con l’idea di un percorso, anche perchè sono partite secche, ma con l’ambizione di competere con i primi della classe. Poi quello che succederà lo vedremo. La favorita? Una tra Trieste e Casale.
La Final Eight incrocia per la prima volta squadre dell’Est e dell’Ovest. Un antipasto playoff: vedete una favorita?
MR: Penso sia presto da dire. La storia di questo campionato a 32 squadre dice che potenzialmente si possono giocare 20 partite in un mese e mezzo, come successe a Brescia due stagioni fa. Credo comunque che la Fortitudo Bologna, per gli stessi motivi per i quali è favorita per la Coppa Italia, possa esserlo anche per la Promozione in Serie A. Penso però che ci saranno tanti fattori che incideranno.
LP: In questa seconda metà di Campionato si sta alzando il livello di intensità e agonismo, sarà quindi un finale di Campionato equilibrato ma con più durezza e in cui sarà importante il fattore campo. La favorita è una tra Fortitudo Bologna e Trieste.
Tornando al derby, chi è il giocatore avversario che temi di più?
MR: Non c’è un avversario singolo che temo. E’ una squadra che ha tante armi: non saprei individuarne uno in particolare da togliere affinchè ci dia vantaggio.
LP: Il giocatore che temo di più è la pericolosità diffusa dei suoi giocatori: ogni partita ci sono protagonisti diversi che non sempre sono gli americani, per esempio in una partita furono Valentini e Denegri. Non c’è quindi un chiaro giocatore da togliere dalla partita.
Congedatevi con un augurio al vostro avversario in vista del Derby.
MR: Auguro a Lorenzo, tenendo conto che si gioca a Casale, di poter apprezzare e godersi appieno il ritorno a Casale in una partita importante. Penso sia un’occasione emozionante in una partita come questa.
LP: Gli chiedo di lasciarmi 2 punti, che servono più a lui che a me… e poi di vincerle tutte. E vincere anche il campionato.