CASALE – Prosegue l’avventura delle camminate per un gruppo di ragazzi nello spettro dell’autismo. Domenica 27 marzo il gruppo di giovani Pietro, Thomas, Cristian B., Marco, Cristian P., Jacopo e l’educatrice Giovanna Pagnoncelli, il prof. Emanuele Di Maio, Cathy e Pier dell’Associazione Il Picchio hanno esplorato il Parco del Po Piemontese tra San Silvestro e Fontanetto Po accompagnati da Antonella Lusso, Walking Leader di AslTo4 e dai volontari della CRI.
Il gruppo ha percorso un anello partendo dalla frazione di San Silvestro attraversando le località di Monticelli verso Fontanetto Po con Antonella a dare il passo. Affascinante la visita al Mulino ad acqua funzionante dell’Antica riseria Mulino San Giovanni, dove grazie alla turbina alimentata dalla roggia Camera è stato possibile ammirarne il funzionamento. Tra cinghie, alberi motore, foto d’epoca e opere d’arte, Mauro Gardano ha raccontato e mostrato la vita agricola in risaia di oggi e di ieri. La visita si è conclusa con il pranzo nel cortile soleggiato e la ripartenza verso la frazione di Santa Maria con una tappa nell’area dove si trovava in passato l’attracco che portava, grazie alla corrente e ad una corda, il traghetto sull’altra riva. Proseguendo su argine e strade di campagna il gruppo è rientrato stanco e accaldato a San Silvestro.
Domenica 7 aprile il gruppo di nuovo accompagnato da Antonella ha invece esplorato la frazione di San Genuario e la palude vicina che ospita una ricca fauna. Rita ha accompagnato il gruppo nella visita della chiesa di San Genuario facendo una vera e propria lezione di storia sul passato dell’antica Abbazia benedettina che sorgeva proprio in quel punto, sull’antico cimitero, le lotte e i cambiamenti che hanno vissuto il territorio che un tempo era parte dell’Abbazia e i suoi abitanti nobili e popolani. Grazie ai libri gentilmente donati al gruppo ci sarà occasione di fare un ripasso sulla storia.
Passando nelle vicinanze del Castello e sognando la vita di ieri e di oggi da castellani, il gruppo ha intrapreso il percorso verso il Centro studi della palude di San Genuario, dove lo aspettavano i Guardiaparco Carla Cerrato e Matteo Paveto che dopo il pranzo hanno raccontato con chiarezza e ricchezza di dettagli la flora e la fauna del territorio autoctona e alloctona, con riflessioni sul difficile lavoro per mantenere un equilibrio tra antichi e nuovi abitanti del luogo.
La camminata è stata accompagnata per tutto il tragitto dalla frescura dell’acqua che saliva da rogge e fossati e scandita da incontri emozionanti con rane verdi, tartarughe, aironi, ibis sacri, valve di molluschi e dalla consapevolezza di essere immersi in un territorio ricco di animali nascosti tra la terra, l’acqua e l’erba alta, come la grande garzaia di aironi rossi nelle vicinanze, solo immaginata grazie ai racconti dei Guardiaparco per non disturbare la delicata fase della nidificazione.
Dopo il ritorno a San Genuario e una sessione di stretching per chi ancora aveva le forze per un ultimo impegno, il gruppo si è salutato dandosi appuntamento a domenica 21 aprile per ritrovarsi nella zona di Pecetto di Valenza alla ricerca delle orchidee selvatiche.