CASALE – Perdere il collegamento ferroviario con Vercelli non è un danno solo per i pendolari, ma per tutti i cittadini. È l’unico mezzo pubblico rimasto per recarsi in tempi ragionevoli a Torino o Milano e da lì nel resto d’Italia. Il trasporto su gomma ha inevitabilmente ritmi e velocità diverse. Le Amministrazioni pubbliche cittadine ne hanno parlato da oltre 30 anni a questa parte, ma non hanno mai fatto qualcosa di veramente efficace, tranne ottenere promesse regolarmente non mantenute. L’ultima, che era finalmente una cosa seria, 6 anni fa quando la Giunta Bresso ha stanziato 5 milioni di euro per la sua elettrificazione, era davvero la premessa per garantire il futuro di tale tratta. Con l’arrivo della Giunta Cota tale finanziamento è stato dirottato da altre parti ed ora la soppressione del treno sembra ormai inevitabile. Così all’ormai gravissima perdita di posti di lavoro per i casalesi si affaccia l’aumento delle difficoltà ad andare a lavorare altrove continuando a risiedere in città. È la considerazione amara che stanno facendo i pendolari: “Dovrò adattarmi a cercare casa a Vercelli, o Novara, o nell’interland milanese. “Se tutto va bene siamo rovinati – commenta il portavoce dei pendolari Roberto Rossi -. Ora i bus, non essendo più sostitutivi di Trenitalia, dovranno fermarsi nei paesi. Per Vercelli ci vorranno circa 50 minuti. E aumenteranno i costi: ora un abbonamento mensile Casale-Milano costa 110 euro; il Vercelli-Milano 97, quindi il Casale-Vercelli costa 13 euro, ma domani, facendo l’abbonamento a un servizio non più sostitutivo dei treni ne pagherai 40. Dunque il Casale-Milano invece che 110 costerà 137 euro”. Gli utenti, secondo la Regione, sono diminuiti rispetto al passato (8 viaggiatori in alcune corse e 65 in altre) ma è ovvio che se il servizio non è efficiente, i pendolari scelgono altre vie; e una delle vie più nocive per la città è l’emigrazione dei lavoratori a Torino o Milano. Anche perché oltre alle difficoltà denunciate da Roberto Rossi si dovranno ancora fare i conti con i tagli della Regione al trasporto su gomma. Lo stesso problema si pone per gli studenti. Se i trasporti diventano più costosi e meno efficienti Casale rischia dunque di perdere anche parte della popolazione giovanile che studia. In queste settimane il tema è all’odg di varie riunioni. Ne ha parlato anche il consiglio comunale mercoledì sera grazie ad una interrogazione al Sindaco della capogruppo Dpc Maria Merlo. Ne ha parlato il Forum dell’Associazione Nuove Frontiere. Ora si sta organizzando una raccolta di firme.
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