
CASALE – Due sere al Municipale con le attrici Ambra Angiolini e Ludovica Modugno per affrontare un tema forte e più che mai di estrema attualità: il bullismo, ma anche i sensi di colpa, conflitti che non possono più essere sciolti e quindi irrecuperabili.
Sabato 18 e domenica 19 gennaio, al teatro di Casale Monferrato è andato in scena “ll Nodo” di Johnna Adams, per la regia di Serena Sinigaglia. La storia è ambientata in un’aula di una scuola pubblica, durante l’ora di ricevimento per una insegnante di una classe di prima media. Al colloquio si presenta inaspettatamente la madre di un suo allievo. Vuole parlarle, ma non sarà un dialogo facile. Suo figlio alcuni giorni prima è stato sospeso, è tornato a casa pieno di lividi e lei vuole a tutti i costi capire il perché. È stato vittima di bullismo o forse lui stesso è stato un molestatore… forse l’insegnante l’ha trattato con asprezza… Sciogliere questo nodo, cercare la verità è l’unica possibilità a cui aggrapparsi. Perché, come conseguenza del fatto, il figlio ha commesso qualcosa di tremendo, di irreparabile, che conduce alla morte.
Solo un confronto durissimo e di forte impatto emotivo tra le due donne potrà dare un senso al dolore, allo smarrimento e al loro reciproco, soffocante senso di colpa.
Ludovica Modugno nella parte di Heather Clark e Ambra Angiolini che interpreta Corryn Fell, non sono solo l’insegnante e la madre di Gidion.
Come spiega la regista Sinigaglia “Il loro conflitto, ci pone di fronte alle nostre responsabilità: per ogni ragazzo ferito, umiliato, ma anche per chi umilia e ferisce, siamo noi ad essere sconfitti, come individui e come società, nostra è la responsabilità, nostra è la pena e il dolore. La madre e l’insegnante di Gidion combattono per salvare se stesse dal baratro della colpa e forse per cercare un senso ad una morte tanto orribile. Nel frastuono e nel clamore della loro battaglia non si accorgono che solo una voce resta muta e lontana: quella del figlio. Il nodo gordiano è un nodo che non puoi districare se non tagliandolo di netto. La metafora del titolo è dunque molto chiara: esistono conflitti che non possono più essere sciolti, ma solo recisi. E dunque: non bisognerebbe mai trovarsi in circostanze tanto estreme da risultare irrecuperabili. Educare la generazione di domani è la più sacra, la più alta responsabilità umana. Trascurarla è un atto gravissimo che porta ineluttabilmente ad altrettante gravissime conseguenze. Haether e Corryn sono due figure tragiche che si fronteggiano, in un’ora e mezza di attacchi, difese, strategie, accordi sperati e immediatamente traditi, senza sosta”.
Una grande prova d’attore per Ambra Angiolini e Ludovica Modugno, due professioniste che combattono per noi, sul palco, questa battaglia nella speranza che si possa tornare a parlarsi con senso di responsabilità e di rispetto. In particolare la Angiolini interpreta con una tale intensità il ruolo della madre, esternando dolore, rabbia al punto di essere, lei stessa, profondamente commossa a fine spettacolo. Un’interpretazione di forte impatto emotivo che colpisce il profondo e che arriva fino all’anima.
La programmazione del Municipale prosegue giovedì 23 gennaio con “4:48 Psychosis” (La Psicosi delle 4.48) di Sarah Kane, traduzione Barbara Nativi, regia Valentina Calvani con Elena Arvigo; scene, costumi e luci di Valentina Calvani e Elena Arvigo, musiche originali Susanna Stivali – foto Pino Le Pera. Produzione Santarita Teatro. Biglietti: Intero euro 10, Under18 euro 5.
Info: tel. 0142.444.314.