Nei giorni scorsi è tornata dal Benin suor Michelle Rolland, direttrice dell’Istituto Mazzone. E’ stata a visitare le case dell’Istituto N.S. di Lourdes, dove le suore da Casale sono arrivate venticinque anni fa. E’ stata una scelta missionaria fortemente condivisa dal Vescovo di allora, Mons. Carlo Cavalla, che si è rivelata lungimirante e profetica. Sono venticinque, attualmente, le suore beninesi e una del Congo, mentre il nucleo italiano si è fortemente ridotto a solo più cinque suore, quattro italiane e una francese. Con la morte di suor Franca, un mese fa a 91 anni, l’amministrazione della Casa Madre è passata alla giovane suor Mirelle, del Benin, che in Italia ha conseguito il diploma di ragioniera. La missione nel Benin dà grande gioia per la carità e l’evangelizzazione che si stanno realizzando, e grande speranza per tutte le persone che ricevono aiuto, istruzione, cure sanitarie. Da un mese è in Italia suor Maria Gremmo, per curarsi dalla malaria contratta in Africa, e sta girando tutte le parrocchie per dare testimonianza sull’esperienza di Sokpontà e delle altre case, raccogliendo anche generose offerte. Molti partecipano con adozioni a distanza. La miseria nel Benin è grande. E’ un paese poverissimo e senza risorse. Ora è tempo si siccità, e l’acqua non c’è: bisogna aspettare fino ad aprile, e se pioverà, anche la campagna potrà dare i suoi frutti, altrimenti sarà un anno di miseria. Sabato scorso c’è stata una cena di amicizia al Mazzone per raccogliere denaro per il Benin. E’ stata una serata coinvolgente, ne parliamo a pagina 22. Grazie, care suore, auguri a tutti gli amici del Benin.
p.b.