SALA MONFERRATO – Quest’anno Sala Monferrato vede schierati per i festeggiamenti della patronale due gruppi di volontari, da sempre uniti da un forte spirito di collaborazione per la promozione del paese e delle sue ricchezze storico-artistiche ed enogastronomiche. Dopo la S. Messa celebrata dal parroco don Sergio Scagliotti il 25 luglio in onore di San Giacomo, patrono di Sala Monferrato, la pro loco La Compagnia della Muletta e il gruppo di volontari di parrocchia e oratorio propongono un progetto congiunto per la Festa Patronale 2022. Come da programma, il gruppo di volontari dell’oratorio annuncia il ritorno per venerdì 29 luglio dell’acclamata Big Bench n.48 denominata “Rosso Barbera del Monferrato” grazie alla sua tinta che ricorda le vinacce di uno dei vini caratteristici del territorio monferrino. Rimossa qualche settimana fa per un profondo intervento di recupero e da molti acclamata perché ormai simbolo del paese di Sala Monferrato, ora torna con un look rinnovato ad impreziosire il territorio salese. Il sito prescelto per il suo posizionamento, al principio di strada San Grato, era stato immaginato come bucolica cornice paesaggistica: immersa tra le vigne, facilmente accessibile, con vista sulle colline Patrimonio UNESCO. Con lo sguardo si abbraccia l’arco alpino con il Monte Rosa che svetta, si intravede la pianura con la valle del Po, ad un passo dal paese di Sala e su un percorso pedonale molto apprezzato, soprattutto dalle famiglie, per la facilità e sicurezza del percorso e del sito stesso. Turisti italiani, francesi, americani, australiani, tedeschi, canadesi hanno sempre lodato la “nostra panchina”, come viene affettuosamente chiamata dai salesi, premiando la lungimiranza di chi l’ha “pensata” e fortemente voluta perché fosse simbolo di unione oltre che attrazione turistica e promozionale per Sala e le attività economiche salesi che traggono così beneficio dal circuito pubblicitario creato dalla Big Bench Community Project.
La pro loco “La Compagnia della Muletta” propone due serate con cena e danze secondo il format ormai consolidato da più di quindici anni che incontra il favore di tutti i partecipanti. Il presidente Marco Ubertazzi sottolinea che “Come tradizione, la nostra festa patronale viene proposta nell’ultimo weekend di luglio e sono ormai anni che, come gruppo di giovani, lavoriamo per sostenere il paese di Sala e mantenerne vive le tradizioni. Un aspetto importante di questa patronale è la ripartenza dopo la pausa forzata dalla pandemia; siamo stati fermi due anni perché la diffusione della malattia Covid-19 non ci consentiva di operare secondo i nostri standard, ma ora, seppur con qualche difficoltà, siamo pronti a ripartire con il sorriso, la nostra semplicità e lo spirito che ci ha sempre contraddistinto. Per quanto riguarda il programma di quest’anno voglio evidenziare le scelte musicali che abbiamo fatto: sabato 30/07 sarà presente l’Orchestra Cooperfisa con strumento principale la fisarmonica, tipico della tradizione popolare e purtroppo quasi dimenticato in questi decenni. L’orchestra sarà accompagnata dalla voce di Valentina Valenti che ci aveva già fatto l’onore di essere nostra ospite. Domenica 31/07 sarà invece presente l’orchestra Samantha e Tosi Band che promuove soprattutto la musica italiana, in particolare il liscio. Anticipo che nel mese di settembre saremo presenti con il servizio bar alla Festa dell’Uva organizzata dal Comune di Casale Monferrato, come già era stato prima della pandemia. Vista la nostra continua attività promozionale della muletta, salume tipico nostrano, attraverso la stessa denominazione della pro loco e le numerose cene organizzate in questi anni, stiamo portando avanti un progetto di valorizzazione perché sia presente come antipasto alla Festa dell’Uva. Ancora un’ultima considerazione sul ruolo del volontariato a Sala per ringraziare di cuore tutti coloro che dedicano parte del loro tempo libero a supportare la pro loco e che in questi anni ci hanno permesso di crescere. Grazie anche a coloro che con le critiche costruttive ci hanno aiutati a correggere eventuali errori. Sottolineo che la nostra pro loco è ancora attiva, ma si è semplicemente dovuta fermare in questi due anni; stiamo già valutando, dopo questa ripartenza, di tornare per il prossimo anno alle tre serate di festa patronale e di ampliare le nostre collaborazioni, in particolare con gli altri gruppi di volontari salesi, tra cui la biblioteca civica e la parrocchia di Sala”. Il menù proposto per le due serate comprenderà: Muletta, insalata di mare, agnolotti, spaghetti allo scoglio, grigliata mista di carne, porchetta con patate, spiedino con patate, patate fritte, dolci. A proposito della festa patronale il sindaco Mario Melotti commenta “Dopo la forzata parentesi del Covid, torna a Sala la festa patronale, organizzata dalla pro loco, all’insegna della buona tavola e del liscio. Una buona occasione per respirare serenità e leggerezza dopo tanti mesi sacrificati. Per quanto riguarda i programmi del comune, invece, siamo in contatto con Jazz Refound, evento clou di Cella Monte di inizio settembre, con la possibilità di ospitare qualche giovane concertista per qualche “evento di contorno”. Stiamo infine valutando di combinare nel weekend 4-5 settembre la tradizionale data di Sala di Camminare il Monferrato e nella serata del 4/09 stiamo cercando di organizzare una “Notte Bianca del Vino” con cantine aperte e degustazioni; a breve sapremo se la cosa sarà fattibile.”
Oltre alle proposte enogastronomiche, Sala offre la possibilità di visitare il Museo Nanni Ricordi, unico a livello nazionale dedicato al grande scopritore di talenti musicali ed inventore dei cantautori. Il museo, aperto nel 2017 dall’amministrazione comunale, contiene numerosi cimeli appartenuti a Nanni e alla sua famiglia esposti da Sandra, compagna di Nanni, attraverso i quali è possibile immergersi nell’atmosfera della musica italiana del secolo scorso. Le visite al museo sono da prenotarsi ai numeri 3385996103 (Alessia Saletta), 0142486900 (Comune) e alla mail info@ambientarti.org.
Molto attiva è anche la biblioteca civica “Claudio Castelli” che ha riaperto nei mesi scorsi dopo la pandemia, grazie al lavoro di riordino svolto da un gruppo di volontarie che hanno voluto ricordare in un recente evento Claudio Castelli, consigliere comunale dal 2004 al 2016, che aveva seguito i lavori di riordino della biblioteca nel 2010. La biblioteca ha ampliato l’offerta ai tesserati proponendo il servizio a domicilio e pubblicando una rubrica mensile per stimolare “l’appetito” dei lettori (le proposte di luglio sono: “Il linguaggio segreto dei fiori” di V. Diffenbaugh, “Il metodo Catalanotti” di A. Camilleri, “Sala Monferrato: l’arte, la storia e le sue genti” di M. Castelli). Tra i prossimi eventi: sabato 30/07 si ripropone il book crossing, sistema di veicolazione gratuita della cultura; domenica 2/10 sarà ospite Silvia Oppezzo, docente di Lettere dell’Istituto Superiore “Balbo”, per presentare alcune delle sue produzioni per bambini e raccolte di poesie. Dopo la pandemia è ripartito anche il gruppo de “La Sala del Ricamo” ormai attivo da più di dieci anni e comprendente anche 25 donne non residenti a Sala, ma particolarmente affezionate al paese, tanto da ricevere nel 2016 la cittadinanza onoraria “per la preziosa collaborazione nella promozione delle tradizioni salesi attraverso il recupero dell’arte del ricamo”. La Sala del Ricamo, infatti, oltre a promuovere il mantenimento delle arti manuali attraverso lezioni tecnico-pratiche, si occupò di raccogliere documenti ed interviste delle anziane maestre e ricamatrici salesi da lasciare ai posteri, pubblicate poi nel libro “Un paese, il ricamo: Sala Monferrato” il cui ricavato fu destinato al restauro di una tela di scuola cacciana, dal 2018 restituita alla Chiesa di San Francesco.
Costantemente in attività è il gruppo di volontari della parrocchia che oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria, si occupa anche della promozione del patrimonio artistico custodito a Sala Monferrato. Numerosi sono i turisti, provenienti da tutta Europa, che apprezzano la storia legata alla chiesa parrocchiale, alla chiesa di San Francesco con il suo infernot e alla chiesa di San Grato. Dopo il grande successo de La Lunga Notte delle Chiese, apertura serale che si è svolta a lume di candela per le chiese salesi, e l’incontro di sabato scorso “Luglio tra l’arte e le colline” promossi dall’Associazione Antipodes, le chiese di Sala saranno aperte al pubblico anche in occasione della manifestazione culturale “Cultura a porte aperte” nel weekend 24-25 settembre; in quell’occasione si potranno apprezzare le numerose tele del Caccia, dell’Alberini, gli affreschi dei fratelli Ivaldi e l’organo Lingiardi.
Per gli amanti del trekking a Sala sono presenti diversi percorsi, tra cui il sentiero “Tra Santi e Vigne” che consentono di godere della vista sulle colline monferrine e di intercettare alcuni elementi significativi del panorama salese come la big bench, le Botto benches, il Belvedere di San Francesco, Orizzonte Nanni Ricordi (area pic nic recentemente inaugurata), il circuito ideato dai giovani dell’oratorio “le panchine e i loro messaggi”, “la capasanta”, fossile n. 11 realizzato da TerrEmerse in collaborazione con l’Azienda Vinicola Marco Botto e “la collia” misterioso trovante granitico che da milioni di anni si trova sulle colline salesi le cui origini sono tuttora incerte. Il geologo Paolo Sassone, ex assessore di Sala, spiega che “nella zona considerata si trovano i termini oligocenici della Formazione di Ranzano, composti da materiali di sedimentazione provenienti dalle catene appenniniche nella fase orogenetica oligocenica (35-40 milioni di anni fa). Tra le ipotesi, su cui sta lavorando l’Universita’ degli Studi di Torino, sembra che la Coglia derivi dal disfacimento di un massiccio cristallino interno della zona di Valosio (AL) o addirittura da affioramenti dei graniti dell’Appennino savonese o da altri settori sconosciuti”.
Altra tappa fondamentale riguarda l’aspetto enogastronomico che a Sala è molto ampio e consente di scegliere tra un menù tradizionale presso la Trattoria Antichi Sapori, un aperitivo a base di salumi nostrani presso la Macelleria Luca Sassone ed una degustazione di vini locali presso le Az. Vinicole Marco Botto, Massimo Crova, Andrea Gavello, Mauro Rei e Danilo Spinoglio. In ultimo, come struttura ricettiva, è particolarmente apprezzata perché immersa nel verde e nella quiete delle vigne l’area camper comunale che ha da poco festeggiato i suoi primi dieci anni di attività.
Alice Saletta