CASALE – In questo periodo di preparazione al Natale, abbiamo riflettuto insieme sul percorso svolto da noi durante questi mesi autunnali, per approfondire la conoscenza di un grande Santo: S. Francesco. E’ un Santo molto significativo per la nostra scuola e per la nostra frazione in quanto sede di un importante convento di padri Cappuccini. E’ stato un progetto costruito poco per volta, con iniziative varie: l’ultima è stata la visita alla mostra dedicata a Fra Giacinto Natta, presso la Biblioteca del Seminario, nell’ ambito del progetto ”Noi in Monferrato”. Un frate cappuccino capace di fare opera di mediazione anche presso le corti dei re europei…viaggiò molto…ottenne molti doni e reliquie dalle persone ricche che lui regalò ai poveri…fece costruire tanti edifici nella città di Casale dove venivano accolti ragazzi e ragazze bisognose, dando loro un’istruzione. Abbiamo scoperto che i due mappamondi presenti nella biblioteca furono costruiti nel convento di S. Maria, da un frate che si chiamava Pietro Maria nel 1700; tra l’altro il convento fu anche luogo di ristoro per chi percorreva la via Francigena. Il frate è sepolto nella chiesa di S. Maria, nella nostra parrocchia, dove è stata celebrata la messa con don Giuseppe Cesana che ha benedetto l’inizio del nuovo anno scolastico per noi e i bambini della scuola dell’Infanzia. Il don ci ha lasciato un messaggio importante “avere occhi aperti sul mondo…aperti anche alle cose positive non solo negative come ci fanno vedere in TV”. La nostra Preside e l’assessore O. Caprioglio hanno dato voce “all’importanza di costruire insieme percorsi di cittadinanza”. Anche noi abbiamo portato le nostre riflessioni su S. Francesco, che vedeva Dio in tutte le creature , compreso l’uomo e, amando tutto il creato , egli amava Dio; e sui nostri educatori che ci “accompagnano” in questo periodo così importante della nostra crescita. Altra tappa era stata la nostra partecipazione, il 4 ottobre, alla cerimonia in onore del Patrono d’Italia in piazza S. Francesco: avevamo cantato “Laudato sii”. Era presente Padre Massimo, il nostro precedente parroco, che ci fatto avvicinare ancor di più al grande Francesco con parole di grande umanità e dolcezza. L’anno scorso la tappa di maggior effetto scenico: lo spettacolo “Francesco” presentato nella Sala delle Lunette al Museo Civico. E per completare il nostro cammino quest’anno, nello scambiarci gli auguri di Natale, la sera del 20 dicembre, nella chiesa di S. Maria del Tempio daremo vita ad un piccolo spettacolo su” Don Bosco…l’educazione è cosa di cuore” . Anche Don Bosco seguiva S. Francesco nell’amare i suoi ragazzi, soprattutto i più poveri e diceva che “ educare è un’arte”. E le sue tre parole chiave erano: ragione, religione e amorevolezza. Con la parola “amorevolezza” metteva insieme: amore, dolcezza, serenità, capacità di rapporti autentici, maturi, controllati. Maestre e alunni vi augurano un sereno Natale.
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