“Ci occuperemo in particolare della Mensa San Francesco dei Frati Cappuccini di via Gramsci ad Alessandria. Ogni giorni i produttori Coldiretti di Campagna Amica si alterneranno portando alimenti freschi e di stagione per permettere la realizzazione piatti pronti, una sorta di schiscetta, da donare ai bisognosi, ovviamente seguendo le restrizioni e le regole dettate dall’emergenza. – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Un segnale positivo e un’azione di grande responsabilità per permettere agli indigenti di poter mangiare prodotti della nostra agricoltura d’eccellenza, genuini e del territorio proprio sulla scia del #MangiaItaliano”.
Una decisione arrivata a seguito dell’allarme nazionale che registra un aumento di mezzo milione il numero di poveri che hanno bisogno di aiuto per mangiare in questo periodo in cui è più facile che vengano a mancare le opportunità di lavoro, anche occasionale.
Un gesto dettato dalla necessità di andare incontro alle esigenze sempre più impellenti delle diverse realtà, per sostenere in modo concreto anche in tempo di Coronavirus chi si occupa tutti i giorni di coloro che cercano conforto.
“Purtroppo gli indigenti, quelli che non hanno neanche da mangiare, sono in costante aumento e in questo momento di terribile difficoltà il “pacco cibo” è un aiuto indispensabile all’economia di tante famiglie – ha continuato il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. Da sempre, quando la solidarietà chiama Coldiretti risponde, in prima linea, per portare il proprio sostegno ovunque serva e per continuare a far crescere il territorio. Una forma di solidarietà che abbiamo scelto anche nella consegna della spesa e dei pasti a domicilio, effettuata senza costi aggiuntivi”.
Negli ultimi tempi, prima dell’emergenza sanitaria, la fila di persone davanti alla mensa di via Gramsci 10 si era fatta ancora più consistente, un numero sempre in crescita di persone che aspettavano l’apertura della porticina dalla quale nessuno veniva respinto. Un aiuto che oggi continua con forme e modalità diverse, un punto di riferimento importante, “per questo motivo abbiamo scelto assieme ai produttori di Campagna Amica di aiutare la mensa dei frati francescani coordinata da Padre Roberto, il responsabile del “Ristoro francescano”, gestito interamente da volontari, aperto 365 giorni l’anno”, hanno aggiunto Bianco e Rampazzo.
La “nuova” povertà, infatti, colpisce un numero sempre maggiore di persone e i Frati Francescani Cappuccini lo sanno bene poiché ogni giorno “allargano la tovaglia” della fratellanza per 60/70 persone, italiani e stranieri, uomini e donne, giovani e anziani che si trovano nell’impossibilità di provvedere autonomamente ad uno dei bisogni fondamentali dell’esistenza.
Difficile fare un “identikit” dei fruitori della mensa: hanno molte nazionalità, diverse età, differenti storie alle spalle. In comune hanno “solo” la povertà.
“Essere solidali con loro significa essere a fianco di chi si occupa del prossimo, dare conforto a chi ne ha bisogno, cercare di ovviare alle carenze delle istituzioni. Significa anche arricchimento personale per chi lo fa”, hanno concluso Bianco e Rampazzo.
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