CASALE – Il giorno fatidico è arrivato. Martedì 14 luglio sapremo se i casalesi potranno affidare, ancora una volta, al desiderio di giustizia, o se dovranno incassare l’ennesima delusione.
Al Palazzo di Giustizia di Torino, infatti, il Giudice per le udienze preliminari, Federica Bompieri, comunicherà la propria decisione circa il rinvio a giudizio, richiesto dai Pubblici Ministeri Guariniello e Colace, nei confronti di Stephan Schmidheiny, il magnate svizzero proprietario dell’Eternit reo, secondo l’accusa, dell’omicidio doloso di 258 vittime d’amianto.
Per i non esperti di diritto, l’apertura di un processo Eternit bis, potrebbe sembrare una scelta scontata, in realtà il rischio che il Gup ordini l’archiviazione è altissimo.
Secondo la difesa dello svizzero, infatti, il nuovo processo violerebbe il principio del «ne bis in idem», ovvero il diritto di un imputato di non essere processato due volte per la stessa condotta.
Per partecipare in prima persona a questa scelta storica, l’Afeva ha organizzato un pullman che partirà martedì 14, alle 7.15, in piazza Medaglie d’Oro, davanti alle scuole Martiri (solo con prenotazione).
Giovedì 16 luglio alle 17.30, invece, si terrà un’assemblea pubblica nel Salone del Parco del Po, in viale Lungo Po Gramsci, dove sarà fatto un resoconto della sentenza del Gup e valutare le nuove iniziative.
Intanto lunedì scorso il piazzale antistante il Circolo dipendenti Eternit si è concretizzata la delibera della Giunta Demezzi, circa l’intitolazione del «Piazzale Vittime dell’Amianto». Alla cerimonia d’inaugurazione erano presenti i rappresentanti della nuova maggioranza, il vicesindaco Cristina Fava, il presidente del Consiglio Comunale Davide Sandalo, il vicepresidente della Provincia Angelo Muzio, ma anche Romana Blasotti Pavesi, Bruno Pesce, Nicola Pondrano e Giuseppe Vecchiatini. Tra le autorità anche i deputati casalesi Fabio Lavagno e Cristina Bargero ed il presidente della Commissione regionale Sanità Domenico Ravetti.
Dario Calemme