CASALE – Dovrebbe essere il prossimo 29 novembre la data cruciale per il processo Eternit bis. Venerdì scorso, infatti, il Gup Federica Bompieri ha rinviato l’udienza per la replica del Pm e delle Parti Civili, alle obbiezioni della difesa circa la qualificazione del reato, se colposo o doloso, al margine della quale il magistrato torinese potrebbe già esprimersi sul rinvio a giudizio. Venerdì scorso, infatti, la difesa di Schmidheiny è riuscita a riaprire la discussione sulla tipologia del reato, escludendo l’ipotesi che il magnate svizzero abbia causato migliaia di morti, ed in particolar modo le 256 contestate nel campo d’imputazione, attraverso una condotta dolosa volontaria o con dolo eventuale. Anzi, secondo il collegio difensivo, ci sarebbero dei dubbi addirittura sull’eventuale colpa dello svizzero. Tecnicismi del diritto che sembrano essere farneticazioni per i cittadini comuni ma che il Gup torinese sembra prendere sul serio e che potrebbero far cadere nuovamente sotto la scure della prescrizione i reati contestati a Schmidheiny. La linea del magistrato torinese, infatti, per i non addetti ai lavori, sembra già molto chiara. Aveva fatto storcere già qualche naso il rinvio alla Corte Costituzionale, a seguito dell’obbiezione della difesa circa il ne bis in idem.
Ora la riapertura della partita sulla qualificazione del reato, nonostante fosse stata già discussa in apertura dell’udienza preliminare e la forte opposizione di Procura e Parti Civili. Il 29 novembre, quindi, sarà il turno delle repliche, al termine delle quali il Gup potrebbe già decidere in ordine al rinvio a giudizio e, eventualmente, con quale capo di accusa.
Dario Calemme
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