Sono stati ufficializzati ieri mattina i candidati di “Uniti per Casale”, una delle liste a sostegno della candidatura a sindaco della Palazzetti.
I loro nomi sono: Mario Oddone (74 anni), ex sindaco; Enrico Scoccati (66), ex assessore; Mariarosa Corelli (31), commessa; Evelyn Di Mare (24), collaboratrice pubblico esercizio; Maurice Arese (25), dipendente; Giorgio Balbi (68), ex ufficiale dell’Esercito Italiano; Michela Gargano (41), commerciante; Ana Ienea (38), laureata in legge; Gabriele Calvaruso (18), studente; Demis Cecconello (18), rappresentante; Marina Maggi (51), dirigente del settore cooperativo; Patrizia Miccichè (38), impiegata nel settore marketing; Giuseppe Chiarenza (58), artigiano; Yuri Corona (36), dipendente; Martina Moratti (18), studentessa; Rossella Moroni (48), presidente Consorzio Casale C’è; Sergio Demaria (67), vicepresidente confraternità Sant’Evasio; Daniele Furlan (32), dirigente aziendale; Daria Patrucco (28), giornalista; Chiara Terzo (20), perito informatico; Giovanni Marchese (79), ex presidente consiglio di quartiere Casale Popolo; Giuseppe Mirandola (71), componente direttivo Sunia; Francesco Putrino (62), ex manager multinazionali; Norman Ramaglia (31), tecnico settore mobili.
Per gli “Uniti per Casale” la nostra città è ricca di risorse umane, naturali, culturali, storiche e sociali inestimabili, un patrimonio purtroppo trascurato e che ha perso la sua capacità attrattiva lasciando insoddisfatti e delusi cittadini ed ospiti. È infatti percepibile il malessere diffuso vissuto dagli abitanti nel Capoluogo, nelle periferie, nelle frazioni. Una profonda crisi che non è stata affrontata con la giusta capacità, con gli adeguati strumenti e con sufficiente determinazione dall’amministrazione uscente, che non ha saputo cogliere le opportunità per un rilancio della città, indicandone un concreto progetto di sviluppo innovativo. Una crisi tuttavia da cui è possibile uscire, con l’impegno, l’entusiasmo e la forza delle idee di chi questa città la ama davvero e non vuole vederla invecchiare, abbandonare al declino e alla rassegnazione.
Perché cambiare si può, anzi, si deve.
Perché dallo sviluppo deriva lavoro, benessere, migliore qualità della vita, maggiore coinvolgimento dei cittadini, crescita culturale, più risorse da destinare ai servizi e al sociale.
Non sarà un compito facile, ma gli “Uniti per Casale” hanno la giusta passione e il coraggio per la sfida e una visione innovativa della città. Un’idea di città come un unico corpo vivo, pulsante ed attivo: l’obiettivo è superare la frammentazione dei quartieri, delle generazioni, delle categorie sociali e produttive. È loro intenzione infatti riaccendere vita e cuore, e ricomporre le contrapposizioni, aggregando le persone sul progetto e mettendo i cittadini in condizione di trovare lavoro, di vivere bene in città, di partecipare attivamente per contare davvero, e non solo a parole in campagna elettorale, come spesso succede. Il Comune deve perciò trasformarsi nel motore di questo progetto, dove le esigenze del territorio, dei cittadini e delle associazioni possano trovare un punto di raccordo, di sostegno e di promozione di progetti che creino lavoro, che possano far ritornare la fiducia, il benessere economico, sociale e perché no, anche un pizzico di sentimento di appartenenza e orgoglio per il nostro territorio.