VERRUA SAVOIA – Martedì sera 9 luglio, alla Fortezza di Verrua Savoia il laboratorio iXem del Politecnico (lo stesso che ha realizzato il record mondiale di comunicazioni Wi-Fi e ha contribuito alla nascita di “Senza Fili Senza Confini”) ha presentato la declinazione locale del progetto iXemWine: “la Vigna del Nonno”.
Spiega Trinchero: “iXemWine è un’avventura che da aprile dello scorso anno porta gli ingegneri del Politecnico nel territorio vitato del nostro Paese, dal Piemonte al Friuli alla Sicilia, passando per tutte le Regioni Italiane. È un progetto che applica le radiocomunicazioni all’agricoltura, per aumentare la qualità e la sostenibilità ambientale della produzione. Per questo motivo è stato adottato in tutte le zone dove si producono vini di pregio, Barolo, Barbaresco, Montalcino, Montepulciano, il Collio, l’Etna, l’Irpinia, il Sulcis e molti altri. Allo stesso tempo, molte cantine prestigiose hanno scelto di utilizzarlo”.
Visto che il suolo natio non si dimentica, il Direttore di iXem Labs, Daniele Trinchero ha scelto di implementare una via “social” e “solidale” di iXemWine a Verrua Savoia, Comune in cui è nato, dove ai sedici produttori di uva che eroicamente continuano la tradizione dei Nonni, i sensori di iXemWine saranno affidati gratuitamente, inserendo di fatto i piccoli artigiani in una piattaforma che al momento contiene solo i grandi produttori nazionali.
“Così tutti i produttori Verruesi, professionisti e amatori, saranno dotati di strumentazione che li aiuterà a gestire la propria coltivazione per una conduzione moderna ed efficiente del vigneto – prosegue Trinchero -. Si realizzerà un’analisi capillare, continuativa e completa di tutto il territorio Verruese, per rivalutare le vigne dei nostri Nonni, accrescere la qualità del prodotto e fare squadra contro malattie come la flavescenza (che prosperano nei territori poco controllati). Ma “la Vigna del Nonno” vorrà anche essere un tramite per incentivare il ritorno alla produzione in territori storicamente vocati, oggi oggetto di spopolamento. Per questo motivo, le vigne di Verrua Savoia saranno inserite nella piattaforma iXemWine, alla stregua dei terroir più prestigiosi del nostro Paese: da Barolo e Barbaresco all’Etna, passando per il Collio, il Chianti, Montalcino. Taurasi e il Sulcis.
L’obiettivo di iXemWine è quello di realizzare, su tutto il territorio italiano, un laboratorio di condivisione della conoscenza, per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici attraverso un utilizzo universale, capillare e assistito delle moderne tecnologie, superando i limiti delle tecnologie attuali. Per farlo, i ricercatori di iXem hanno scelto un ambiente che conoscono bene, quello della produzione vitivinicola, per la quale dal 2013 a oggi hanno sviluppato sistemi di monitoraggio innovativi e alternativi, dalle telecamere tascabili ai palloni meteostatici.
Oggi iXemWine riedita uno strumento del passato, le capannine meteo che per circa 40 anni hanno supportato gli agronomi nella predizione delle infezioni fungine della vite. Questi utilissimi strumenti necessitano di copertura telefonica per inviare su Internet le informazioni raccolte e sono quindi caratterizzati da consumi energetici elevati; richiedono pertanto pannelli solari e pesanti pacchi batterie che li rendono grandi e ingombranti e non permettono di effettuare misurazioni a stretto contatto della pianta, ma solo all’esterno del vigneto, oltre alla necessità di manutenzione continuativa. Senza contare che in campagna la copertura telefonica non è garantita, anzi spesso assente.
Gli iXem Labs hanno superato questi limiti applicando i più moderni sistemi di trasmissione, le più avanzate tecniche di miniaturizzazione e facendo ampio uso di nanotecnologie per realizzare sensori meteo microscopici, senza rinunciare alla professionalità e verificabilità della misura. Le ridotte dimensioni e i bassi costi permettono libertà di posizionamento e quindi maggiore precisione di misura, ma l’aumento del numero di punti sotto osservazione, per comprendere le variazioni microclimatiche che spesso incidono in modo non uniforme all’interno dello stesso vigneto.
Ma non è tutto. I dati rilevati dai sensori sono raccolti e trasferiti su Internet attraverso canali radio dedicati che usano le tecniche di trasmissione sviluppate dagli iXem Labs, sulla scorta di quelle che hanno reso celebre l’Associazione Senza Fili Senza Confini. I sensori possono essere raggiunti anche da 60 km di distanza, mantenendo consumi energetici bassissimi (3 anni di vita autonoma senza alcuna ricarica), superando tutti i limiti derivanti dall’assenza di copertura. A proposito, proprio in occasione della presentazione ufficiale è prevista una dimostrazione per spostare il limite di ricezione oltre i 100 km.
Una volta immagazzinati su Internet, i dati sono analizzati da agronomi con algoritmi per la gestione dei big data, che permettono analisi in tempo reale e confronti con dati storici che sono universalmente condivisi.
Le ridotte dimensioni e i consumi minimi rendono le procedure di installazione immediate e la consultazione dei dati semplice, superando la diffidenza nei confronti della tecnologia, che spesso rappresenta un vero e proprio scoglio culturale.
Ma l’aspetto più innovativo del progetto nasce dalla volontà di costruire una piattaforma di condivisione della conoscenza, dove i dati meteo misurati in ogni vigneto non sono accessibili al solo proprietario, ma rappresentano un patrimonio conoscitivo condiviso e disponibile per tutti. Un modo per rendere capillare e pervasiva la difesa delle coltivazioni, ma anche un tramite per avvicinare gli scettici ad un utilizzo sano e consapevole dei nuovi strumenti tecnologici. Il progetto ha un’importante funzione didattica per la diffusione della conoscenza. È già utilizzato negli Istituti Agrari Piemontesi: nel 2018 è stato oggetto di studio per i maturandi dell’Istituto Umberto I di Alba. Anche le associazioni di categoria (Coldiretti) lo hanno adottato come strumento di ammodernamento professionale per i propri associati. Nel 2019 sarà utilizzato dai seguenti Istituti: Luparia di Rosignano Monferrato, Ubertini di Caluso, Gae Aulenti di Biella, Penna di Asti, Ferraris di Vercelli, Vegni di Cortona, Ricasoli di Siena, e da oggi anche il De Sanctis di Avellino”.
Il progetto è stato adottato dai seguenti Consorzi:
Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani
Consorzio di Tutela Nebbioli Alto Piemonte
Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato
Consorzio di Tutela Vini D.O.C. Caluso Carema Canavese
Consorzio Asti DOCG
Consorzio Brachetto d’Acqui
Consorzio Vini delle Colline Casalesi
Consorzio del Gavi
Consorzio di Tutela del Vino Nobile di Montepulciano
Consorzio di Tutela Vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo
Consorzio del Collio
Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle DOC Freisa di Chieri e Collina Torinese
Associazione Produttori Moscato d’Asti
Associazione Produttori Strada Reale dei Vini Torinesi
La piattaforma è nata ufficialmente il 27 marzo 2019. In meno di due mesi sono stati raggiunti i 400 utenti registrati, 35 dei quali hanno installato sensori che ora sono a disposizione di tutta la Comunità. Il nunero totale di punti di misura disponibili è pari a 100, con copertura di 5 Regioni: Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Sardegna, Campania. Gli iXem Labs hanno accompagnato questa crescita territoriale rendendo la copertura sempre più capillare, installando una media di 4 ricevitori alla settimana.
Info su www.ixem.wine