CASALE – Oggi, giovedì 11, il comitato organizzatore del Premio Vivaio Eternot si riunirà per valutare e scegliere i vincitori della terza edizione del riconoscimento destinato a un massimo di dieci tra Enti, Amministrazioni o singoli cittadini che si sianodistinti per l’impegno profuso nella cura, la ricerca, la diffusione dell’informazione, in importanti e significative azioni di bonifica, nelle battaglie sociali e legali legate ai danni causati dall’amianto. A loro sarà consegnata una pianta di Davidia prodotta all’interno del Vivaio Eternot, monumento vivo del Parco Eternot. L’assegnazione del premio si inserisce all’interno del più ampio progetto “Arte Pubblica per il Parco Eternot” che ha visto la realizzazione del monumento a cura dell’artista Gea Casolaro: un vivaio di Davidia Involucrata, anche detta “albero dei fazzoletti”. Le davidie del Vivaio Eternot sono un omaggio alla lotta che il territorio casalese ha realizzato negli anni e che continuerà a portare avanti in tema di amianto. Dove sorgeva lo stabilimento Eternit oggi c’è il Parco Eternot e dal suo vivaio nascono piantine pronte “a volare lontano per sviluppare profonde radici di giustizia” come un vero e proprio “Oscar” della lotta all’amianto. I vincitori saranno indicati da una giuria composta da alcuni membri fissi, il sindacoTitti Palazzetti, il presidente di AFEVAGiuliana Bustoe Gea Casolaroe da componenti invitati annualmente. Quest’anno si tratta di Rosy Battaglia, giornalista vincitrice del Premio nel 2018, di Gabriella Bionda, presidente di AVIS Casale Monferrato e co-organizzatrice del Festival della Virtù Civica, di Pierluigi Buscaiolo, giornalista direttore del bisettimanale Il Monferrato, di Adriana Canepa, insegnante referente del progetto dell’aula interattiva Amianto/Asbesto, di Massimo d’Angelo, medico responsabile del Distretto Sanitario ASL – AL di Casale Monferrato, di Alberto Marello, giornalista direttore del bisettimanale Il Piccolo, di Silvana Mossano, giornalista autrice del libro Malapolvere, di Angelo Robotto, direttore generale di ARPA Piemonte. I vincitori saranno premiati (e proclamati) nella mattinata di lunedì 29 aprile al Teatro Municipale in occasione delle celebrazioni per la Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto. Commenta il sindaco Titti Palazzetti: «La lotta all’amianto accomuna tante realtà diverse animate dalla comune volontà di restituire, soprattutto ai cittadini del futuro, un ambiente sano. Nonostante questo, l’impegno in questo campo non è ancora un comportamento consueto e pertanto è giusto sottolineare il coraggio di chi, vincendo pregiudizi, indifferenza e inerzia, ha dato un contributo concreto all’eliminazione di un killer così pericoloso oppure un sostegno alle sue vittime». Spiega l’assessore alla cultura Daria Carmi: «Le candidature che ci pervengono ogni anno crescono di livello, sarà molto difficile per il comitato decidere chi escludere. Ricordo che il premio celebra i protagonisti della lotta all’amianto, si tratta di una competizione “in positivo”: è questo lo spirito con il quale deve essere vissuta. Un livello così alto significa che il progetto intercetta la qualità e può crescere come una rete di buone pratiche in tutt’Italia».
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