CASALE – C’è un sindaco che emerge per l’impegno a favore della qualità sociale e ambientale del suo territorio, un rappresentante delle forze dell’ordine che ha letteralmente scoperto con le sue inchieste la Terra dei fuochi, chi promuovere l’orticoltura sui tetti e chi difendere la montagna dai cavatori selvaggi. Ci sono le mamme del bresciano che si mobilitano per la salubrità dell’ambiente, un’ex assessora “diversamente politica” che ha messo in campo importanti misure a tutela del paesaggio, tre avvocati che hanno ottenuto una storica sentenza a tutela degli animali, il bambino che porterà il suo punto di vista alla Cop 21 di Parigi sui cambiamenti climatici. I candidati al premio Luisa Minazzi- Ambientalista dell’anno sono otto. “Per noi sono già tutti vincitori – spiega Marco Fratoddi, direttore de “La Nuova Ecologia” – ma com’è ormai tradizione da nove anni a questa parte ve li presentiamo perché siate voi a decidere. Le loro storie, e qui sta il significato dell’iniziativa, raccontano un’Italia in cui credere, capace di resilienza ma anche di reattività. Sanno cogliere nei problemi che hanno di fronte una risorsa, ma allo stesso tempo sanno indignarsi, reagire, stare nel conflitto quando è necessario. Fino in fondo, senza compromessi”. E’ possibile votarli entro e non oltre il 15 novembre. Basta spedire la scheda che si trova all’interno del mensile La Nuova Ecologia o indicare la propria preferenza via email. Il vincitore riceverà un premio simbolico (una targa e l’abbonamento a La Nuova Ecologia) nell’aula consiliare di Casale, la città che conosce bene sia il significato di resilienza che di reattività. E che attende di abbracciare i testimoni di un impegno civico che c’invita a guardare con più fiducia al futuro. Il premio è promosso da Legambiente, dal mensile La Nuova Ecologia e dal Comitato organizzatore di cui fanno parte diverse associazioni di Casale, insieme a Weleda. L’obiettivo è portare in evidenza le storie di quanti s’impegnano nella società civile, nel mondo dell’impresa e nella pubblica amministrazione a favore dell’ambiente, del prossimo e della legalità. A Casale Monferrato saranno inoltre allestite delle urne nelle scuole, nelle biblioteche e in altri locali pubblici dove i cittadini potranno depositare, entro la stessa data, la propria preferenza utilizzando le schede distribuite sul posto. Fra i candidati c’è anche quello proposto dal Cai: Alberto Grossi, di Massa, classe 1951. La sua passione più grande sono le Alpi Apuane, un ambiente splendido ma sfregiato dalle attività estrattive a base di filo diamantato e dinamite. E per tutelare questo scrigno di roccia, violato dagli speculatori del marmo, lui raccoglie immagini, storie e testimonianze che trasforma in altrettanti video. Al suo attivo ci sono diversi documentari che spaziano dalla guerra di liberazione alle tradizioni del posto passando per l’esplorazione naturalistica, la discrezione dei costumi tipici, la narrazione di storie dal significato universale. E’ un omaggio poetico verso questi luoghi, il suo, ma anche un’azione di militanza per arginare un fenomeno impressionante: ogni anno da queste pareti si asportano quattro milioni di metri cubi di roccia mettendo a rischio falde acquifere, cime e habitat di pregio.
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