Una giornata di digiuno, preghiera e penitenza per invocare la pace. E’ l’iniziativa proposta da papa Francesco a tutti i credenti per venerdì 27 ottobre. Il Pontefice ha rivolto l’invito al termine dell’udienza generale della scorsa settimana. “Quella sera alle ore 18 in San Pietro – ha detto – vivremo, in spirito di penitenza, un’ora di preghiera per implorare sui nostri giorni la pace, la pace in questo mondo. Chiedo a tutte le Chiese particolari di parteciparvi, predisponendo iniziative simili che coinvolgano il Popolo di Dio”.
La Chiesa italiana ha accolto l’invito. In Diocesi, il vescovo mons. Gianni Sacchi alle 18 presiederà in Cattedrale l’adorazione eucaristica durante la quale saranno proposte preghiere e letture bibliche. Tutti i fedeli e “quanti hanno a cuore la causa della pace nel mondo” sono invitati a partecipare. Alle 17,30 sarà celebrata la consueta Messa pomeridiana.
Queste le parole del Papa all’udienza: “Anche oggi il pensiero va in Israele e in Palestina. Le vittime aumentano e la situazione a Gaza è disperata. Si faccia, per favore, tutto il possibile per evitare una catastrofe umanitaria! Inquieta il possibile allargamento del conflitto, mentre nel mondo tanti fronti bellici sono già aperti. Tacciano le armi! Si ascolti il grido di pace dei popoli, della gente, dei bambini! Fratelli e sorelle, la guerra non risolve alcun problema, semina solo morte e distruzione, aumenta l’odio e moltiplica la vendetta. La guerra cancella il futuro. Esorto i credenti a prendere in questo conflitto una sola parte: quella della pace; ma non a parole, con la preghiera, con la dedizione totale. Pensando a questo, ho deciso di indire, venerdì 27, una giornata di digiuno e preghiera, di penitenza, alla quale invito a unirsi, nel modo che riterranno opportuno, le sorelle e i fratelli delle varie confessioni cristiane, gli appartenenti ad altre religioni e quanti hanno a cuore la causa della pace nel mondo. Quella sera alle ore 18 in San Pietro vivremo, in spirito di penitenza, un’ora di preghiera per implorare sui nostri giorni la pace, la pace in questo mondo. Chiedo a tutte le Chiese particolari di parteciparvi, predisponendo iniziative simili che coinvolgano il Popolo di Dio”.
Già martedì 17, su invito della Cei (che aveva accolto l’invito rivolto dal patriarca dei latini di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa), anche nella Diocesi di Casale si era pregato e digiunato per la pace. Alle 14,30 nella Cappella di Sant’Evasio era stato esposto il Santissimo per l’adorazione, intervallata a momenti di preghiera e di ascolto della Parola proposti dal canonico Danilo Biasibetti, che nel tardo pomeriggio aveva poi presieduto la celebrazione della Messa.