CASALE – “Preghiamo perché la Chiesa continui a riscoprire e a proporre il dono della vita consacrata e di vederlo fiorire”. E’ l’invito rivolto ai fedeli dal vescovo mons. Gianni Sacchi al termine dell’omelia della Messa presieduta in Cattedrale domenica sera, festività della presentazione al tempio di Gesù e Giornata della vita consacrata. In chiesa, c’erano tutte le religiose di Nostra Signora di Lourdes, le Sorelline del Cuore eucaristico di Gesù e una rappresentanza dei Silenziosi operai della Croce. Fra i concelebranti, inoltre, due salesiani.
La celebrazione, animata dalla corale del Duomo diretta da Anna Maria Figazzolo, si è aperta all’altezza della cappella dedicata alla Madonna di Fatima, con il rito della luce: la benedizione delle candele, durante il quale sono state ricordate le persone consacrate che celebrano i 5 anni o loro multipli di professione religiosa: suor Maria Emanuela della Trinità, carmelitana di Albarengo, 20 anni; suor Rosalie Adjidowe, Nostra Signora di Lourdes, 15 anni; suor Blanche Azouwade, stesso istituto, 10 anni; sorella Ania Oleszkiewics, Silenziosi operai della Croce, 10 anni; don Luigi Testa, salesiano, 65 anni.
Prima dell’omelia, don Eugenio Portalupi, delegato per la vita religiosa, ha riassunto al Vescovo la situazione degli istituti di vita consacrata maschili e femminili presenti in Diocesi: società salesiana di San Giovanni Bosco, una casa e 5 membri, più un salesiano parroco “ad personam” a Lu; Figlie di Nostra Signora di Lourdes, 2 case e 14 religiose; suore di San Giuseppe Cottolengo, 1 casa e 4 religiose; suore Piccole figlie del Sacro Cuore di Gesù, 1 casa, 1 religiosa inviata dalla Casa madre di Sale, Diocesi di Tortona, per assistenza a Vescovo emerito; monache carmelitane di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, 1 casa, 3 religiose, affiliate al monastero di Vetralia, Diocesi di Viterbo; associazione Silenziosi operai della Croce, 1 casa, 6 membri; associazione Sorelline del Cuore eucaristico di Gesù, 1 casa, 8 membri.
Nell’omelia il Vescovo ha commentato il Vangelo del giorno, sottolinenando il ruolo di Gesù “luce per tutti i popoli”, senza di lui non c’è luce, “non c’è possibilità di comprendere quello che accade attorno a noi e dentro di noi”. Ma l’uomo di oggi “non guarda più a questa luce, fa fatica ad aprire il suo cuore al mistero”. Tutti i battezzati devono essere portatori della luce di Cristo e aiutare noi stessi e i nostri fratelli e sorelle a riconoscere Gesù come luce delle genti.
Fra quanti hanno lasciato tutto per seguire la luce di Cristo ci sono le persone consacrate, che abitano nella casa di Dio e godono di tutti i suoi favori e i suoi doni. Ma di questi tempi c’è un impoverimento anche della vita consacrata, la secolarizzazione sembra aver abolito “la preziosità di questo dono”, quello delle persone che consacrano la propria vita a Dio rinunciando a una famiglia, a volte anche a una professione. Per questo è necessario pregare per le vocazioni religiose.