CASALE – Come in altre realtà della penisola italica, anche a Casale e nel Monferrato il postino, da oltre una settimana, non suona più due volte.
E’ la conseguenza del nuovo programma di distribuzione dei giornali dettato dalle Poste Italiane che hanno incominciato a consegnare la posta a giorni alterni secondo un diversificato calendario settimanale, con evidenti (e scontati) disagi e disservizi a carico di lettori ed abbonati a quotidiani e periodici.
Sulla questione è intervenuta l’Associazione Stampa Subalpina, sindacato unitario dei giornalisti del Piemonte ed espressione territoriale della Federazione Nazionale Stampa Italiana, che “si unisce ai redattori e agli editori dei giornali locali del Piemonte nell’esprimere forte preoccupazione per la consegna a giorni alterni della corrispondenza, e quindi anche dei periodici, introdotta da Poste Italiane”.
Scrive il Segretario dell’Associazione, Stefano Tallia, che “Il Piemonte vanta decine di settimanali, bisettimanali e trisettimanali locali, importanti per storia e diffusione, che garantiscono una capillare informazione sul territorio. Queste testate raggiungono prevalentemente per posta i loro abbonati e la consegna posticipata significa far perdere ogni “freschezza” e competitività alle loro notizie, pregiudicando la sopravvivenza stessa di questi periodici locali, che già da anni e con fatica fronteggiano la crisi del settore. Per questo lanciamo il nostro allarme: non soltanto per i giornali, per le redazioni e i posti di lavoro, ma anche per l’accesso stesso all’informazione da parte dei cittadini in Piemonte e in un gran numero di comuni italiani”. Poi sottolinea come “Poste Italiane hanno, e sanno di avere, un ruolo importante nel sistema e nella crescita dell’economia del Paese. Così come i giornali locali sono strumento indispensabile dell’informazione sul territorio”.
L’Associazione Stampa Subalpina “auspica, quindi, che Poste Italiane riveda la sua decisione e con il supporto degli enti locali e nazionali trovi una formula per continuare a consegnare puntualmente i periodici locali, nell’interesse dei lettori e dell’informazione, contenendo aggravi o disagi a carico dei piccoli editori”.
Sulla vicenda anche Fipeg (Federazione Italiana Piccoli Editori di Giornali), Regione Piemonte (con il vice presidente Aldo Reschigna) e Comuni (attraverso l’Anci) non hanno risparmiato proteste e richieste di normalizzare il sistema di distribuzione della posta. Per superare le difficoltà e le conseguenze del disservizio, gli uffici de «La Vita Casalese» si mettono a disposizione per attivare il trasferimento degli abbonamenti presso le edicole prescelte.