“Se vi chiedessi perché siamo qui? Mi direste: Per festeggiare la Madonna, ovvio! Ma è anche tutta colpa di Mamma Margherita che ha inculcato al figlio Giovanni l’amore per Mamma Maria dalla sua fanciullezza. E mentre Giovanni stava per entrare in seminario gli disse: “Quando sei nato, ti ho consacrato alla Madonna. Quando hai cominciato gli studi ti ho raccomandato di voler sempre bene a questa nostra Madre. Ora ti raccomando di essere tutto tuo, Giovanni. E se diventi sacerdote, diffondi attorno a te l’amore alla Madonna”. Detto fatto! E come se non bastasse in un fine maggio del 1862, fa quel famoso sogno detto “delle due colonne”. In quel sogno aveva visto i nemici di Dio ingaggiare una lotta contro la chiesa e il Papa in forma di una furibonda battaglia navale. Nel mezzo della mischia, due colonne sorsero miracolosamente dalle acque per proteggere il battello governato dal Papa. Sulla prima colonna stava una grande ostia; sull’altra, la Vergine Immacolata, ma ai suoi piedi un grande cartello portava la scritta: Auxilium christianorum (aiuto dei cristiani). Proprio a partire da lì Giovanni Bosco si fece promotore di questa devozione, giunta fino a noi. Da questo cogliamo un primo messaggio della Madonna. Fate bene a esser i miei devoti, ma se, alla mia devozione, non aggiungerete l’amore per la santa Messa, e per l’Adorazione Eucaristica, non potete vincere la battaglia contro il peccato, e nemmeno io sarò contenta da voi. Riscopriamo il gusto dell’adorazione. Maria è contenta quando la chiamiamo Madre perché la sua vocazione essenziale è quella di essere madre di Gesù. Ma il bello per noi è che sotto la croce questa vocazione di maternità di Maria si è allargata fino ad abbracciare tutti noi. “Donna, ecco tuo figlio”. Donna, la prima volta che Gesù chiama sua madre nel vangelo di Giovanni alle Nozze di Cana. E ora sotto la croce, l’ultima volta che chiama sua madre. “Ecco tuo figlio”. Maria è nostra madre e come tutte le mamme, a volte è anche noiosa: ripete sempre la stessa cosa. Preghiera conversione penitenza. Preghiere penitenza conversione- penitenza con versione preghiere… tutto sintetizzabile in questa frase di Maria alle nozze di Cana: “Fate quello che vi dirà”. E cosa ci dice Gesù questa sera?: “Figlio, figlia, ecco tua Madre”. Il vangelo dice che da quel momento il discepolo Giovanni prese Maria a casa sua, la prese nelle sue cose! Cari amici, siete ammiratori di Maria? Bravi! Ma Maria dice: non so cosa farmene di ammiratori. Voglio dei figli! Figli capaci di portare Maria a casa propria. Non solo la statua, ma lei stessa, la sua vita i suoi esempi per illuminare le nostre scelte, perché lei può insegnarci la Vita. Riscoprire il rosario che qualcuno definisce come il collirio che ci guarisce lo sguardo e ci permette di guardare il vangelo con gli occhi di Maria. E mentre siamo qui per chiedere il suo aiuto, Maria ci rimanda a casa chiedendo di poter contare su di noi per globalizzare la civiltà dell’aiuto, dell’accoglienza, del sostegno. Molto bello il riconoscimento sabato scorso alla città di casale come città del sollievo, grazie all’impegno in questi anni di Vitas e tanti altri gruppi di volontariato che si prodigano in modo ammirevole per aiutare chi vive vari disagi e fragilità, per regalare prossimità e sollievo. Il sogno di Maria ausiliatrice è che tutte nostre le nostre comunità, gruppi, le nostre case diventino case di sollievo, e noi stessi campioni del sollievo…Questo sì, che ci farebbe assomigliare a nostra Mamma, tutta bella, aiuto dei cristiani, ausiliatrice appunto di chiunque si rivolge a Lei, implorando la sua protezione… Don Bosco diceva sempre a chi aveva bisogno: “Tu puoi contare su di me”. (Imparato da Maria) Allora Maria chiede a me e a te: “Posso contare su di te?”.
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