CASALE – “Tu sei Sacerdote per sempre” con queste parole il Vescovo Cavalla salutava il giovane Giuseppe Cesana, la sera del 23 ottobre 1976 dopo averlo consacrato Sacerdote. Sacerdote… l’uomo del servizio, colui che offre al Signore sacrificio di lode per tutto il Popolo di Dio. Prendiamo in prestito l’immagine di don Tonino Bello, secondo il quale stola e grembiule sono il diritto ed il rovescio di un unico servizio sacerdotale: il servizio reso a Dio e quello offerto al prossimo. Forse per qualcuno potrà sembrare irriverente questo accostamento, la stola con la sua seta ed i suoi colori, che con i suoi simboli e i suoi ricami e il “volgare” grembiule. Eppure il grembiule è l’unico paramento sacerdotale registrato dal Vangelo. Nella Messa del giovedì santo, Gesù non parla né di casuale né di amitti, né di stole, né di piviali, ma solo di un panno rozzo che il Maestro si cinse ai fianchi con un gesto squisitamente sacerdotale. Don Giuseppe fa di questo panno l’altezza e la larghezza di un unico panno di servizio, quello offerto a Dio e quello offerto al prossimo. Nel suo lungo ministero ha letteralmente consumato le braccia nel rivoltare questo panno ora stola e ora, grembiule… L’Eucaristia non sopporta la sedentarietà, la Messa si conclude con una esortazione “Andate”, una sollecitazione che parte dalla Mensa ed induce all’azione, a portare il Cristo celebrato nel servizio reso ai fratelli. Questo “ite” è ancor oggi interpretato con il passo del Vangelo, senza indugio, che per don Giuseppe significa di corsa, consumando letteralmente le gambe. Oramai sta diventando, come lo definiscono i Parrocchiani, il Don bionico, ma il dolore non lo trattiene, niente lo ferma. Dopo 45 anni mantiene inalterato l’entusiasmo sacerdotale. Il suo lungo ministero lo ha voluto nei primi anni vicerettore prima e rettore poi del Seminario, parallelamente all’impegno come Assistente diocesano dell ‘ACR, Azione Cattolica Ragazzi, realtà che conferiva al cammino di fede dei ragazzi un ritmo missionario in cui poter parlare, agire e partecipare. Sempre PRESENTE, secondo il suo stile, mai delegante… Solo dalla conoscenza dei bambini poteva “inventare” e proporre iniziative che ancor oggi sono nella mente di chi oramai è genitore e anche più… (lo storico ponte tibetano teso fra gli alberi dei Giardini della Difesa, che in una grandiosa festa del Ciao diocesana aveva fatto confluire centinaia di ragazzi in piazza Castello) INSTANCABILE e VULCANO DI IDEE, PROPOSTE e soprattutto traduttore dei sogni in realtà… ricordiamo i campi scuola in Val d’Aosta e sui monti bergamaschi. Un innamorato della gioventù, che non poteva non spendere le sue energie con gli studenti, i ragazzi della Media Leardi e l’Itis Sobrero… il ricordo del DonGi rimane indelebile nei “suoi periti”. Nell’autunno del 1984 la corsa di don Giuseppe fa tappa a Casale Popolo, dove in circa 15 anni ridisegna il tessuto giovanile della Frazione. Indirizza tutti gli sforzi all’oratorio, rinnovandolo completamente, dotandolo di strutture interne ed esterne per dare input a tutte, tutte le attività da quelle sociali ricreative, culturali educative a quelle religiose. Parallelamente venne chiamato dall’Ordinario Militare d’Italia a collaborare prima per poi ricoprire il Servizio di Cappellano Militare nelle caserme Bixio e Mazza, servizio veramente già scritto nella sua storia, ancor prima dell’Ordinazione. Don Cesana venne ordinato il 23 ottobre, giorno in cui la Liturgia fa memoria di San Giovanni da Capestrano, protettore dei Cappellani militari. Sono stati 22 anni intensi, pesanti fisicamente, ma generosi di grosse soddisfazioni pastorali di prossimità ai giovani in un contesto storico particolare, emozioni e gratificazioni a fianco dei ragazzi nelle caserme di Casale, Torino, Ancona, Roma e le missioni umanitarie in Bosnia, in Kosovo e le presenze sulle navi militari… Quanta prossimità, quanto bene profuso coi soldati e coi carabinieri alle popolazioni nelle Missioni umanitarie in Paesi sconvolti da una guerra fratricida, diventata poi di religione… Nel 2008, con la partenza della Comunità dei frati francescani, assume la reggenza della Parrocchia Santuario Cuore Immacolato di Maria di Porta Milano, dal 25 marzo 2014 Parroco e, dal 17 novembre 2014, pure Parroco della Chiesa Santa Maria degli Angeli di S. Maria del Tempio. Da quella stola quotidianamente portata e celebrata ha sempre attinto entusiasmo e forze per reinventare la presenza fra la sua gente. Lo stile di vita che di certo in questi anni, come in tutti la sua vita, non lo vede spettatore, ma protagonista attivo ed energico, si fa sentire e sul finire del 2009 inizia la I tappa della costruzione di questo Sacerdote bionico con la protesi della gamba sinistra, poi la “ristrutturazione” dei legamenti del braccio e continua ancora oggi, giugno 2021 protesi spalla e prossimamente al femore destro. Ma questi sono stati e sono solo intervalli per inventare strategie ed iniziative pastorali educative e non solo! Cultore del bello trasporta, che anzi importa e lascia la bellezza come segno del suo passaggio, fra il 2015/2017 cambia le vetrate alle finestre della Chiesa, alleggerisce le porte della bussola conferendo luminosità al Santuario, ristruttura il portone d’ingresso applicando formelle in bronzo con le opere di misericordia corporali e spirituali, una pagina del Vangelo sempre aperta su cui misurarsi, per non parlare dell’artistico Battistero, che splende attiguo all’altare. Pittore paesaggista, reporter del Signore, testimonial delle bellezze del Creato, trascorre ancor oggi le notti insonni per il dolore, sulle tele che, da… cicala, che il più bel canto non vende, regala, a proposte originali per regali artistici allo scopo di coprire le grandi ed onerose spese che la gestione del Convento comporta. Tutto questo non ha mai distolto il Parroco da una tensione verso i ragazzi e i giovani, futuro della società… Ha sempre scommesso sulla “sua” gioventù, investendo energie e quant’altro per tentare di formare giovani responsabili a maturi… gli Animatori che lo hanno coadiuvato nelle attività del Centri Estivi, servizio educativo di sostegno alle famiglie che mai ha fatto mancare, ospitando in un oratorio che nel corso degli anni ha rinnovato, arricchito e ampliato.
Grazie alla collaborazione del granitico sig. Luigi mantiene aperto il Centro Anziani, uno dei pochi posti della città di aggregazione per la terza età, perché la vita condivisa è sempre meno faticosa da condurre e questo tesoro di esperienza di cui la nostra società dispone, non deve essere dimenticato, ma rispettato, supportato e valorizzato.
Dall’aprile 2019 don Giuseppe è canonico effettivo del Capitolo della Cattedrale.
Mons. Cesana celebrerà il 45° della sua ordinazione sacerdotale sabato 23, Giornata Missionaria Mondiale. Ha espresso il desiderio che la partecipazione a questa sua ricorrenza avvenga esclusivamente attraverso la condivisione della preghiera e si indirizzi ogni pensiero alle Missioni. Sul sagrato della Chiesa sarà a tal scopo allestito un mercatino missionario.