PONTESTURA – Domenica 23 aprile, alle ore 16, verrà inaugurato a Quarti di Pontestura, nella piazzetta davanti alla chiesa parrocchiale, il Museo del Peso, iniziativa promossa dalla locale Polisportiva in collaborazione con il Comune. La casetta attigua al peso comunale è stata infatti ristrutturata per ospitare una collezione di pese, bilance ed oggetti antichi, che testimoniano le attività commerciali ed agricole che animavano il paese nel periodo dal 1883, anno della costruzione del piccolo edificio, fino agli anni Sessanta del secolo scorso. Al termine dell’inaugurazione si terrà un laboratorio didattico per mostrare come si pesava un tempo. In caso di maltempo, l’appuntamento è rinviato alla domenica successiva. Il peso pubblico (la peisa), con bascula di tipo meccanico e con il suo locale di servizio, sorse per le esigenze del commercio dei prodotti agricoli e della pietra calce (altro rilevante prodotto nell’economia del paese di quegli anni), venduti adottando come unità di misura la capacità volumetrica di un barroccio (equivalente a 500 o 600 chilogrammi di peso). Il principio di funzionamento consiste nell’equilibrare grandi quantitativa di merci voluminose (ad esempio una bigoncia di uva, un carico di legna, un vitello) poste su una piattaforma, mediante un sistema di leve che ne consente la misura, con piccoli pesi, che scorrono lungo una barra graduata. Le condizioni del primo appalto triennale dell’esercizio del peso pubblico furono discusse nel Consiglio Comunale di Quarti del 27 maggio 1883. Nel 1926, anno del 2º posizionamento e attualmente in vigore, acquistato dal Comune di Villanova. Il Museo del Peso è stato realizzato grazie alle donazioni di: Marinella Barbesino, Giuseppe Piccaluga, Luigi Giorcelli, Piero Torre, Mariuccia Coppo, Beppe Arduino, Giovanni Bresso, Sandro De Ambrosis.
LA VITA CASALESE PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA.
“La Vita Casalese”, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.