CASALE – Un arresto ed un maxi sequestro di quasi 2 mila piante per un valore di oltre tre milioni di euro. E’ il bilancio dell’operazione «Alta tensione» coordinata dalla Squadra Mobile di Alessandria, diretta dal Vice Questore Marco Poggi, e dagli umani del Commissariato di Casale guidati dal Dirigente Carmine Bagno. L’arresto di un giovane albanese di 25 anni domiciliato in Alessandria, con precedenti specifici, del quale non sono state fornite le generalità, è solo l’ultimo atto di una complessa operazione di polizia giudiziaria iniziata nel mese di agosto, volta a smontare una vera e propria impresa criminale che aveva come oggetto sociale, la produzione massiva di marijuana. Il maxi sequestro di quasi 2 mila piante coltivate in-door, tra germogli, in maturazione e pronte per la raccolta, per un valore di 3,2 milioni di euro, inserisce l’operazione portata a termine dagli uomini del Questore Michele Morelli, tra quelle più importanti a livello nazionale.
Dal mese di agosto la Cascina Marchese Natta, in località Case Sparse a Balzola, era stata trasformata in una roccaforte con le finestre murate ed una porta blindata che era l’unico punto d’accesso. Erano poi state installate 120 lampade solari (per un investimento di 15 mila euro) ed un complesso impianto di areazione e ventilazione che erano alimentati grazie all’energia elettrica “prelevata” dall’illuminazione pubblica, per un valore di 500 euro al giorno (con un prelievo indebito di energia stimato di 45 mila euro) La cura nel particolare nell’allestimento della piantagione, è un inequivocabile segnale, che ci si trova di fronte a persone come spiccate capacità imprenditoriali delinquenziali e, in questo senso, stanno proseguendo le indagini. L’acqua, caricata dai canali irrigazione con l’utilizzo di pompe ad immersione, veniva raccolta in quattro cisterne da mille litri che, a loro volta, alimentavano un complesso impianto di irrigazione automatica. Nei tre piani del cascinale (per un totale di 400 metri quadrati) erano divisi i vasetti con i germogli, le piante a media maturazione e quelle quasi pronte per la raccolta. C’era poi anche un piccolo spazio per “accamparsi”. Sequestrate in totale 953 piante di un metro e mezzo, 871 di 20/30 centimetri e 150 vasetti con i germogli, per un peso complessivo di 400 kg di marijuana. Considerati i tempi di maturazione della pianta, circa tre mesi, questa coltivazione garantiva 4 cicli produttivi per un valore di oltre 12 milioni di euro all’anno. L’arresto è avvenuto nei giorni scorsi. Il giovane albanese, infatti, mentre si recava al cascinale a bordo di una Fiat Punto, che era tenuto sotto controllo dalla Polizia da mesi, si è accorto che qualcosa non fosse “a posto” e, dopo aver fatto inversione a U, si è dato alla fuga. Seguito dagli uomini della squadra Mobile è stato intercettato e fermato ad Alessandria e, dopo averlo riaccompagnato nel cascinale di Balzola ed eseguito la perquisizione è stato arrestato. L’operazione, coordinata dalla Procura di Vercelli, è diretta dal Pm Pianta.