CASALE – Sono stati identificati gli autori dei danneggiamenti e imbrattamenti del patrimonio pubblico comunale perpetrati nei Giardini della Difesa di piazza Castello tra aprile e maggio scorsi.
Si tratta di nove minorenni stranieri, tutti identificati dopo una capillare analisi delle registrazioni degli impianti di videosorveglianza della zona e una successiva, e più tradizionale, attività di indagine che ha consentito di accertare anche responsabilità dirette, non solo risarcitorie, a carico dei rispettivi genitori.
Il primo evento risale a metà aprile, quando il Settore Tutela Ambiente del Comune ha segnalato il danneggiamento della pavimentazione antitrauma appena posata nell’area giochi dei giardini attigui al Castello.
Il danno era stato provocato dal calpestio della pavimentazione non ancora consolidata, nonostante la recinzione appositamente posizionata per impedire l’accesso nell’area soggetta ai lavori. Un danno che ha portato al rifacimento dell’intero intervento, dato che l’antitrauma risultava ormai rovinata in modo irreversibile.
Nella stessa area, a distanza di poco tempo, gli agenti di quartiere del centro storico hanno inoltre rilevato il deturpamento del Monumento alla Difesa: grazie all’impianto di videosorveglianza della zona si è potuto, anche in questo caso, accertare che l’azione è stata compiuta da un ragazzo minorenne.
In entrambe le occasioni, inoltre, le immagini delle telecamere hanno fatto emergere la presenza di persone adulte in qualche modo legate ai minori e sulle quali, pertanto, gravava l’obbligo di vigilanza.
Nel caso dell’imbrattamento, addirittura, è stato accertato il coinvolgimento diretto di una donna adulta, identificata successivamente nella madre di uno dei minorenni, per avere fornito la bomboletta spray e non avere impedito l’atto vandalico.
Acquisiti tutti gli elementi, agli adulti coinvolti, non risultando perseguibili i minori in quanto in età non imputabili, sono state contestate sanzioni amministrative per 800 euro per avere violato il divieto vigente all’epoca di accedere alle aree giochi quale misura di contenimento dell’epidemia da Covid.
La madre del minorenne responsabile dell’imbrattamento è stata inoltre deferita all’Autorità Giudiziaria per il concorso nel reato di imbrattamento aggravato e segnalata alla Procura dei Minori di Torino per le valutazioni circa la capacità genitoriale.
LA VITA CASALESE PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA.
“La Vita Casalese”, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.