CASALE – E’ stata posta nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 18 gennaio, al civico n 3 di via Pinelli la prima delle tre pietre da collocare sul selciato delle vie casalesi. Sono le cosiddette pietre d’inciampo, il progetto creato e realizzato dall’artista berlinese Gunter Demning, che dal 1995 ne ha collocate già 60.000 per tutta l’Europa: Sono piccole targhe commemorative di ottone che Demning cementa personalmente nei pressi delle abitazioni dove vivevano gli ebrei deportati durante la Shoah. Ogni pietra porta un nome e una data: quella in cui quelle persone sono state strappate dalle loro case per non fare ritorno. La pietra di via Pinelli, ricorda Faustina Artom Borgetti. Faustina era figlia di Giuseppe Artom e Dolce De Benedetti, nata ad Asti il 10 luglio 1870 e sposata con Adalberto Edoardo Borgetti. Venne arrestata a Casale Monferrato il 13 aprile del 1944. Prima trasferita al carcere di Torino, poi al campo di transito di Fossoli, nel maggio del 1944 partì per Auschwitz. Due mesi prima era arrivata nel campo polacco anche sua figlia: Diana Ernestina Borghetti arrestata alla frontiera italo svizzera vicino a Varese nel dicembre del 1943. In vicolo Salomone Olper, vicino al portone della Sinagoga, sono cementate le pietre per ricordare Isaia Carmi e la moglie e Matilde Carmi Foà. Isaia Carmi, nato nel 1885, era il custode della sinagoga di vicolo Olper. Dopo il 1943 scelse consapevolmente di non fuggire e di rimanere accanto alla moglie gravemente malata: Matilde, nata Milano nel 1889. Venne arrestato il 16 febbraio del 1944 insieme alla moglie. Trasferiti prima al campo di raccolta di Fossoli, i coniugi Carmi sono saliti poco dopo su un treno piombato per Auschwitz.
“Questi momenti intendono mantenere viva nella memoria di ciascuno la nostra testimonianza, soprattutto in questo momento difficile per tutti noi” è stato il primo commento del Sindaco Palazzetti. La cerimonia è una anticipazione della “Giornata Europea della Memoria” che a Casale avrà due momenti di celebrazione: sabato 27 Gennaio alle ore 18,30 alla Comunità Ebraica si inaugura la mostra Fotografica di Enrico Cominasso dal titolo “Il Silenzio dei Campi” con le immagini di Giorgio Ferraro, Mario Lanero e Giancarlo Violanti. A seguire l’accensione dei Lumi della Memoria. Domenica 28 ore 15,30 in Sala Carmi si terrà la conferenza della professoressa Elisabetta Massera dal titolo “1938 – 2018: le menzogne della razza, le leggi fasciste del 1938, i nuovi fascismi”.
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