PONZANO – Diversità che diventano valori, disabilità che si trasformano in abilità, impegno che diventa contagioso e produce risultati concreti per un mondo migliore per tutti. L’edizione 2022 di “Petali di Donna” domenica scorsa ha portato tante emozioni e ancor più messaggi di riflessione durante l’appuntamento di consegna del riconoscimento promosso da Comune e Pro loco di Ponzano Monferrato, ospitato nella cornice della Tenuta La Tenaglia, a pochi metri al Santuario di Crea. Accolto dalla padrona di casa, l’imprenditrice vitivinicola (ed ex “Petalo” 2010) Sabine Ehrmann, nella sala incontri fresca di restyling, il folto pubblico ha mostrato il suo forte interesse al Premio che, dopo due anni di stop forzato per emergenza pandemica, è ripartito da dove tutto si era interrotto. E così l’edizione attuale (la tredicesima) è stata tutta dedicata alle “Donne di Abilità”, tema che era stato scelto nel marzo 2020 ma che non aveva poi effettivamente potuto trovare realizzazione per l’arrivo del lock down.
Cinque le donne premiate, tutte protagoniste di esperienze di grande “abilità” che, a partire da situazioni difficili, sono riuscite con grande forza a concretizzare obiettivi importanti nel loro vissuto e nel vissuto di tante persone stravolgendo la visione negativa della disabilità per portare l’accento sulle risorse e le opportunità. Dopo il benvenuto del Sindaco di Ponzano Monferrato Paolo Lavagno e del primo cittadino di Serralunga di Crea Giancarlo Berto che hanno evidenziato la soddisfazione nel poter finalmente portare a termine l’edizione di due anni fa e la capacità operativa al femminile (auspicando anche una maggiore presenza femminile nel mondo delle amministrazioni comunali), la parola è passata alla Pro Loco di Ponzano con il saluto del presidente Sergio Pagliano e la presentazione del Premio da parte della referente Armandina Gruppo che ha colto l’occasione anche per strappare al pubblico un lungo e quanto mai sentito applauso dedicato alla pace nel mondo. La sala è dunque divenuta palcoscenico di riflessioni, canti e interpretazioni da parte del Collettivo Teatrale di Casale Monferrato che ha presentato “Prosopon”, recital incentrato sul tema degli stereotipi e sui modi di vedere le disabilità. Di sfondo il grande dibattito, espresso con un tocco di provocazione, sulla difficoltà nel percepire il “diverso” come qualcosa di “normale”. Non è mancato in conclusione il ricordo di una grande donna monferrina che ha trasformato in una missione di vita l’attenzione alle disabilità: Giovanna Bevilacqua Scagliotti, anima dell’A.N.F.F.A.S. di Casale Monferrato. Ecco dunque scoprire i volti al femminile del Premio, alcuni presenti all’appuntamento, altri presenti con un video saluto per via di concomitanze lavorative. Dall’intervista è scaturita una cascata di emozioni. A partire dal racconto dell’atleta paralimpica Carmen Acunto che ha testimoniato le sue imprese nello sport e nella vita (superando le barriere fisiche attraverso grande prova di determinazione) ma anche “la più grande medaglia personale” ottenuta nell’aver completato con la sola forza delle braccia il tratto finale di 150 km del cammino di Santiago a bordo della propria hand-bike. A continuazione l’astigiana Barbara Botto ha raccontato dal vivo il percorso della propria famiglia, tracciato dalla madre Ada Bruna Morando, nella fondazione e crescita della Cooperativa Nuovi Orizzonti (che si occupa della gestione di servizi verso cittadini diversamente abili), spronando verso l’unione delle forze e la ricerca, senza mai arrendersi, di risultati per migliorare le abilità di chi ci sta intorno. Applausi anche per la casalese Nicole Freddi che, attiva nel presidio dell’Ufficio Disability Manager del Comune di Casale Monferrato, con parole di grande significato e semplicità ha parlato anche del ruolo di tutti coloro che, pur non interessati direttamente da situazioni di disabilità, possono essere di grande aiuto emotivo nella conquista di nuovi traguardi sociali. L’invito a essere e valorizzare sé stessi senza ricorrere a meccanismi di compensazione scaturiti dal non sentirsi del tutto adeguati nel rapporto con le aspettative altrui è giunto dalle parole formulate da Simona Spinoglio, casalese, educatrice professionale ed anche esperta in elementi di drammatizzazione, espressione vocale e danzamovimentoterapia. Chiusura teatrale per la carrellata di interventi dei “Petali 2022” con le parole di Consuelo Agnesi che, attraverso un coinvolgente video, ha parlato dei tanti fronti sui quali si concentrano le sue attività: dalle architetture accessibili ai servizi di comunicazione per persone con criticità nell’udito… senza dimenticare il ricorso all’espressione teatrale. Un pomeriggio di storie vere e autentiche sul quale il sipario si è abbassato con la consegna del Premio alle “Donne di Abilità”, l’arrivederci all’edizione 2023 e il brindisi avvenuto con la degustazione della nuova etichetta di “Otium”, il blend di vitigni bianchi della Tenuta Tenaglia “che invita a dedicarci momenti di ozio”.
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