CASALE – Nell’ambito del progetto Diderot si è recentemente svolto, con una lezione online interattiva, l’incontro organizzato dalla Feduf (Fondazione per l’Educazione Finanziaria) dall’emblematico titolo “Pay like a Ninja”, destinato alle classi del biennio degli indirizzi economici “Amministrazione Finanza e Marketing” e Turismo dell’Istituto Superiore “Leardi”.
La tematica trattata, l’evoluzione digitale degli strumenti di pagamento, rientra nel programma di Economia aziendale e l’incontro ha voluto approfondire proprio tale cambiamento, finalmente in atto anche in Italia.
La dott.ssa Simona Platè della Feduf ha stimolato inizialmente gli studenti con un collegamento sul sito “Menti.com”, chiedendo loro di proporre tre parole legate al concetto di “denaro”. I risultati, evidenziati dalla slide, hanno fatto emergere diverse connotazioni positive legate al denaro, tutte però di breve termine. «Belli i regali – commenta la dott.ssa Platè – ma per farli occorre aver risparmiato in precedenza». Risparmio dunque, ma anche investimenti per il futuro. Quello che gli studenti studiano sui loro libri di testo ha evidentemente un riscontro pratico nella vita quotidiana.
In seguito è stato trattato l’aspetto fondamentale dell’incontro: perché gli italiani sono in generale restii all’uso degli strumenti elettronici di pagamento? L’alta incidenza di evasione fiscale e la preferenza del contante da parte della popolazione più anziana hanno fatto sì che fino a pochi anni fa l’Italia fosse molto indietro rispetto alla media europea nell’uso delle carte elettroniche: solo il 26% dei pagamenti, ancora nel 2018, avveniva in digitale, contro una media europea del 45%. Ma la pandemia ha cambiato molte abitudini: sempre più italiani infatti, durante l’emergenza sanitaria, hanno scoperto metodi cashless, acquistando in rete. Anche dopo il lockdown, i pagamenti digitali vengono sempre più impiegati perché permettono il distanziamento sociale e risultano più igienici dell’utilizzo delle banconote.
«Dopo questa riflessione, la relatrice è passata alla presentazione delle diverse tipologie di pagamenti digitali, dalle carte di debito alle carte di credito, confrontandone modalità d’uso, costi e benefici, fino ad arrivare all’analisi delle criptovalute, cioè le nuove monete emesse solo in digitale, con tutta la serie di rischi, soprattutto speculativi, che esse comportano» spiega la prof.ssa Giuliana Boschi, referente d’Istituto dell’iniziativa.
Al termine dell’incontro gli studenti si sono sfidati su Kahoot sui temi trattati. I vincitori della gara, Luca Locci, Leonardo Mambrin e Rebecca Costanzo del biennio del corso AFM, parteciperanno ad una iniziativa formativa che sarà erogata dal Feduf nei prossimi mesi.
Redazione “Leardi”