Camagna – Doppio appuntamento stasera, mercoledì 25 luglio, a Camagna Monferrato per la Sezione ANPI Eusebio Giambone – Banda Lenti: dopo l’annuale riunione dell’Assemblea degli iscritti per l’approvazione del rendiconto 2017 (chiuso in avanzo) e del previsionale 2018, in cui sono stati indicati i vari progetti per quest’anno, è stata la volta della 1ª Edizione camagnese della Pastasciutta antifascista. Si tratta di una tradizione ormai di lungo corso nel resto d’Italia: una pastasciutta semplice e conviviale, come quella di 75 anni fa, nel giorno in cui veniva destituito Mussolini, il 25 luglio 1943. Alla caduta del Fascismo, infatti, fu grande festa a Casa Cervi, come in tutto il Paese. Una gioia spontanea di molti italiani che speravano nella fine della guerra, nella morte della dittatura. La Liberazione verrà solo venti mesi dopo, al prezzo di molte sofferenze. Nonostante questo, quel 25 luglio, alla notizia che il tirannico dittatore era stato arrestato, c’era solo la voglia di festeggiare. A Campegine, Alcide Cervi e i suoi sette figli, insieme con altre famiglie del paese, portarono la pastasciutta in piazza, nei bidoni per il latte. Con un rapido passaparola la cittadinanza si riunì attorno al carro e alla “birocia” che aveva portato la pasta. Tutti in fila per avere un piatto di quei maccheroni conditi a burro e formaggio che, in tempo di guerra e di razionamenti, erano prima di tutto un pasto di lusso.
C’era la fame, ma c’era anche la voglia di uscire dall’incubo del fascismo e della guerra, il desiderio di “riprendersi la piazza” con un moto spontaneo, dopo anni di adunate a comando e di divieti.
Di quel 25 luglio, di quella pagina di storia italiana è rimasto poco nella memoria collettiva. Eppure c’è stato, in tutta Italia e in quella data, uno spirito genuino e pacifico di festa popolare: prima dell’8 settembre, dell’occupazione tedesca, della Repubblica fantoccio di Salò. Prima delle brigate partigiane e della Lotta di Liberazione.
L’Istituto Cervi, quasi vent’anni fa, ha voluto ricostruire quel clima di gioia dall’episodio della storica pastasciutta di Campegine, riproponendo la stessa formula di ritrovo spontaneo e festoso. Per ricordare (e siamo sempre di più a farlo) una data simbolica della nostra Storia.
All’interno del confronto dell’assemblea, si è anche parlato del recente articolo, uscito sul giornale The Irish Times, a firma di Fintan O’Toole, intitolato Le prove tecniche di fascismo sono in corso, che meriterebbe una maggiore trattazione e conoscenza, al nostro interno, e che tanto ha fatto discutere, da quando è stato pubblicato un mese fa; per chi fosse interessato a leggerla, è disponibile una traduzione (ripresa da altre che sono circolate su internet), nelle note della Pagina Facebook dell’ANPI Eusebio Giambone – Banda Lenti di Camagna.
LA VITA CASALESE PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA.
“La Vita Casalese”, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.