CASALE – “Potrebbe essere una splendida passeggiata per scoprire le bellezze del fiume, in tranquillità, è invece è un percorso invaso da erbacce, arbusti e se non stai attento rischi di pestare anche le numerose cacche di cani sparse ovunque” è il commento di un casalese che si gode il sole di fine agosto facendo due passi lungo il Po, a poche centinaia di metri dal centro cittadino. “Negli ultimi anni è stato fatto un grande sforzo per recuperare e abbellire un’area verde in prossimità di piazza Castello, ma adesso bisogna riuscire a tenerla nel modo corretto, che sia fruibile e soprattutto godibile” prosegue il casalese che punta il dito sulla situazione di degrado che interessa il tratto che dalla zona dell’imbarcadero raggiunge prima il ponte stradale e poi quello ferroviario, per proseguire fino sotto la zona della Nuova Casale e procedere verso il comune di Frassineto.
“In effetti si potrebbe tenere molto meglio” rimarca uno dei diversi podisti che partendo dalla pista ciclabile sceglie la zona della passeggiata come percorso per una corsetta in mezzo al verde.
“Dovrebbe essere un punto di osservazione per il fiume, invece gli arbusti non ti permettono di vedere nulla e poi hanno preso il sopravvento anche sul lato verso il castello, un vero peccato e pensare che in città sta crescendo la voglia e la passione per il grande fiume anche grazie alle numerose attività proposte dagli Amici del Po che nel mese di luglio sono stati capaci di portare migliaia di spettatori per assistere alla seconda edizione di Galleggia o non galleggia” precisa un signore di mezza età che con zainetto in spalla è pronto ad un’uscita sul sentiero che costeggia il fiume. L’area è di competenza del Parco del Po che negli ultimi anni ha provveduto al recupero e alla valorizzazione del Parco della Pastrona e della zona dell’imbarcadero.
“Cerchiamo di gestire la zona nel modo migliore dovendo fronteggiare una situazione di risorse all’osso – interviene Carlo Carbonero del Parco del Po – un tratto è di nostra competenza, mentre per un secondo tratto facciamo in parte noi e in parte il Comune. Sarebbe una bella cosa riuscire a tenere sempre tutto a puntino, ma per farlo occorrerebbe la collaborazione di tutti, in quanto deve prevalere il pensiero dell’utilizzo e del rispetto della cosa pubblica, che in tante persone è presente, in altre purtroppo no. L’erba continua a crescere e noi ci impegniamo a tagliarla a cicli, ma l’area è molto ampia e ad esempio per tenere in ordine il Parco della Pastrona godiamo della collaborazione degli operai forestali della Regione”.
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