CASALE – Nei giorni scorsi, i Carabinieri di San Salvatore Monferrato, a conclusione di attività di indagine sviluppatasi dopo la segnalazione di un anziano parroco di un comune vicino che si era rivolto ai militari della locale Stazione denunciando di essere stato vittima di una raggiro sapientemente orchestrato da un finto “bisognoso” che, dopo essersi a lui rivolto, riusciva ad ottenere da questi un aiuto economico per far fronte ad esigenza di vitale importanza, denunciavano alla locale Procura della Repubblica, tre soggetti pluripregiudicati, per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed alla sostituzione di persona. Le indagini, protrattesi per alcuni mesi, hanno permesso di stabilire che l’illecito denunciato presso l’Arma di San Salvatore, non era un episodio isolato e che il sedicente bisognoso non operava da solo ma si avvaleva della collaborazione di altri due soggetti. I tre, due italiani ed un rumeno, tutti residenti nelle Marche, avevano architettato una vera e propria organizzazione dedita alla truffa ed al raggiro che, come è emerso nel corso delle indagini, operava su tutto il territorio nazionale, mettendo a segno diverse truffe, tutte con un comune denominatore: approfittare della particolare predisposizione dei parroci “di paese” all’intervento in favore dei bisognosi e dei più deboli. Le richieste dei truffatori, qualora accolte dagli ignari parroci, si concretizzavano con il versamento di somme variabili (da qualche centinaio di euro sino a svariate migliaia) su postepay intestate a soggetti fittizi per evitare i controlli da parte delle Autorità. I tre truffatori ritiravano poi in contanti quanto versato rendendo di fatto non ricostruibile la provenienza illecita del denaro. Le indagini, tuttora in corso hanno permesso di attribuire ai soggetti sopra indicati già 12 episodi illeciti, ma si ritiene che le truffe possano essere molte di più.
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