CASALE – Un bando per artisti per il parco Eternot. Casale Monferrato, la città che per molti è legata alla vicenda Eternit, uno fra i capitoli più neri in tema di diritto del lavoro e di disastri ambientali del nostro secolo, si posiziona ancora una volta come città del riscatto dall’Amianto. La città della lotta all’amianto, come è stata più volte definita, ora vuole intervenire direttamente sulla percezione della città dall’esterno, lo fa aprendo un bando in cui invita diversi artisti visivi a vivere e conoscere la realtà di Casale Monferrato con lo scopo di progettare un’opera di arte pubblica destinata al Parco Eternot, ex-area della Fabbrica Eternit, sito attualmente in fase di bonifica e riqualificazione. Un parco che rappresenta, per i cittadini, un luogo di memoria ma anche di affermazione di valori collettivi e di costruzione del futuro. Cinque saranno i progetti presentati alla città e uno verrà realizzato e allestito nel Parco in concomitanza con la sua inaugurazione. “Un’opera a carattere monumentale – spiega l’assessore all’ambiente Cristina Fava – in quanto dedicata a valori di una grande comunità che ha vissuto un’esperienza comune molto forte, che ha toccato ognuno nel personale trasformandoci per sempre. Ma quali sono questi valori che ci tengono insieme? Attorno a quale monumento possiamo, nella contemporaneità, riconoscerci? Abbiamo aperto un bando che è una chiamata aperta a tutti gli artisti interessati a scoprirlo con noi e ad aiutarci a esprimerlo attraverso alla forma e all’emozione”.
Nella foto (di repertorio), l’ex Sindaco Giorgio Dimezzi, fa un sopralluogo prima di dare al via il progetto Eternot.