«Nel clima di gioia, tipico di questo tempo natalizio, desidero annunciare che dal 24 al 26 maggio prossimo, a Dio piacendo, compirò un pellegrinaggio in Terra Santa. Scopo principale è commemorare lo storico incontro tra il Papa Paolo VI e il Patriarca Athenagoras I, che avvenne esattamente il 5 gennaio, come oggi, di 50 anni fa. Le tappe saranno tre: Amman, Betlemme, Gerusalemme. Tre giorni. Presso il Santo Sepolcro celebreremo un incontro ecumenico con tutti i rappresentanti delle Chiese cristiane di Gerusalemme, insieme al Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli. Fin da ora vi domando di pregare per questo pellegrinaggio, che sarà un pellegrinaggio di preghiera».
Domenica 5 gennaio 2014 dopo l’Angelus Papa Francesco annuncia il pellegrinaggio di tre giorni in Terra Santa: sabato 24 maggio ad Amman, capitale della Giordania, dove si venera il luogo del battesimo di Gesù; domenica 25 a Betlemme, nei Territori dell’Autorità Palestinese; lunedì 26 a Gerusalemme. Un viaggio – come quello di Paolo VI il 4-5-6 gennaio 1964 – caratterizzato dalla «preghiera». Montini nel 1964 fu anche Nazaret e in Galilea. L’idea del pellegrinaggio nacque nell’incontro il 20 marzo 2013 tra Papa Francesco e il Patriarca Bartolomeo.
L’INCONTRO CON NETANYAHU – «Progetto di pellegrinaggio del Papa in Terra Santa» fu l’unico riferimento inserito nel comunicato sull’incontro il 2 dicembre 2013 con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. «Durante i cordiali colloqui è stata affrontata la complessa situazione politica e sociale del Medio Oriente, con particolare riferimento alla ripresa dei negoziati tra israeliani e palestinesi, auspicando che si possa giungere quanto prima a una soluzione giusta e duratura nel rispetto dei diritti delle parti, e sono state affrontate questioni riguardanti i rapporti tra le autorità e le comunità cattoliche e tra Israele e Santa Sede, con l’auspicio di una pronta conclusione dell’accordo da tempo in preparazione».