CASALE – L’assessore all’urbanistica Giampiero Farotto risponde alle nostre domande sull’approvazione del PAI e sui cambiamenti che apporterà ad Oltreponte e Terranova.
Ora che il quartiere di Oltreponte e parte di Terranova sono classificate in area IIIB3 cosa cambierà per le costruzioni residenziali abitative?
“Oggi con questo tipo di prescrizione non sarà più possibile destinare il piano terra ad abitazioni. Il garage rimane una pertinenza, se ne potranno costruire di nuovi sempre secondo la prescrizione, oppure anche una caldaia, basta che non sia un’abitazione. Sulle abitazioni esistenti non cambierà in sostanza nulla. Le limitazioni riguarderanno le costruzioni ex novo. Noi seguiamo le disposizioni di legge per identificare queste aree di rischio alluvione”.
Spieghi bene perchè ci sono due differenze sostanziali: a Casale Popolo e in parte di Terranova saranno previsti nuovi ampliamenti e nuove costruzioni, a Oltreponte solo recuperi di aree dismesse, perché questo divario?
“La differenza è il risultato della classificazione, anche se certe aree hanno subito due alluvioni mentre altre una sola, la differenza è il blocco di nuove costruzione. Oltreponte è un’area fortemente antropizzata, quindi con un forte carico di edifici costruiti, non mi preoccuperei del fatto di non fare nuove costruzioni, poiché le aree disponibili sono poche, mi preoccuperei degli edifici già presenti”. “Nella stesura del piano – prosegue – c’è stata un’interpretazione di leggi e norme. I tecnici hanno dimostrato di aver seguito queste indicazioni, a Oltreponte ci sono norme più stringenti, come la costruzione su pilotis che io trovo di buon senso per la sicurezza degli abitanti. L’area sotto pilotis diventa un comodo parcheggio coperto. La spesa maggiore di costruzione è proporzionata alla sicurezza, l’area sotto non fa cubatura per il discorso IMU e TARES. La presenza della prescrizione che salva dal pericolo è una garanzia in più dell’immobile”.
Queste prescrizioni però si potevano avere anche con la classificazione IIIb2
“Due comuni vicino Trino e Morano, sono sempre dentro l’area C. Trino ha 3 areee: 3b2 3b3 e 3b4, morano 3b1 e 3b2, nei confronti a livello di prescrizione sugli immobili la loro b1 corrisponde alla nostra b2 e la loro b2 corrisponde alla nostra b3. Entrambi i comuni hanno terminato le loro modifiche alla variante prima del 2008, dopo le conclusioni degli studi AIPO. Noi abbiamo aree con problematiche diverse sia di tipo idraulico che di tipo franoso”.
Come amministrazione avete calcolato la perdita del valore immobiliare sul territorio?
“Questo è un dato che contesto assolutamente, il rischio idrogeologico del nostro comune esiste e ci sarà sempre, per l’AIPO è sotto controllo e noi ci fidiamo, ci sono tecnici che hanno firmato opere. Da parte nostra non c’è mai stata alcuna interferenza con il lavoro dei tecnici, abbiamo sempre detto di salvaguardare i beni pubblici e privati, con la “cura del buon padre di famiglia”, perché dove ci sono delle limitazioni bisogna usare buon senso. Penso che il mercato immobiliare sia già abbastanza stagnante, dopo l’approvazione del piano spero che si rianimi, e che avremo un quadro generale con le cose da fare (penso molte) e che non si possono realizzare (credo poche). Abbiamo voluto spingere sulla conclusione del piano perché riteniamo sia preferibile qualche limitazione a fronte di una chiarezza in termini di costruzione. Se fossimo stati disattenti su questo aspetto, la Regione per prima sarebbe intervenuta nel correggerci”.
Cosa dice agli abitanti delle aree che hanno una casa o un negozio? Cosa cambierà per loro?
Oggi l’AIPO dice che i loro beni sono in sicurezza, conto su quello che dicono i tecnici. Cambia che avranno la possibilità di poter dire “voglio fare una modifica, con la classificazione chiara so che la mia casa o negozio ha un certo valore e so cosa potrò fare e cosa no”.
Alcuni documenti analizzati in consiglio comunale non erano precisi, dati e foto erano sbagliate, come lo spiega?
“Se io faccio vedere foto vecchie, anch’io ho qualche chilo in meno, è ovvio che parlavamo dello stato dell’epoca, l’analisi fatta anche su Trino sono solo analisi partite dal 2000 fino ad oggi, sono stati considerate tutte le mutazioni del territorio. La cultura del “sospetto” di alcuni è per me infondata”.
Da quando e con quale metodo i cittadini potranno portare le osservazioni?
“La pubblicazione è avvenuta dal 16 aprile e varrà 30 giorni. I documenti saranno visibili sull’albo pretorio (anche online) o reperibili nei nostri uffici di via Mameli, i cittadini potranno far pervenire documenti, foto o video presso la nostra segreteria”.
Farete come amministrazione il giro delle aree interessate per parlare con la popolazione?
“Voglio incontrare le popolazioni dei quartieri e frazioni interessate, spero di avere anche la compgnia, oltre dei cittadini, dei colleghi dell’opposizione, visto che abbiamo votato tutti a favore in consiglio comunale. Entro la fine di aprile vorrei già incontrare gli abitanti di Oltreponte”.
Christian Pravatà