CASALE – Un giardiniere casalese di 41 anni stava facendo un giretto con il cane il riva al Po quando ha visto che il suo animale tornava indietro con qualcosa in bocca: era un osso umano. Lo ha seguito scendendo da un argine ripido e ghiacciato e sotto una pianta, in un isolotto fra Casale e Frassineto, ha trovato un sacco nero dell’immondizia, aperto, con all’interno dei resti di ossa umane: un teschio, parte di una mascella con dei denti bianchissimi, e altre ossa, corte e lunghe, alcune in buono state, altre frantumate. Ha subito dato l’allarme, preoccupato. E’ successo nel tardo pomeriggio di lunedì in riva al Po, nella zona dell’argine Malpensata, nei pressi di una serie di baracche in riva al fiume, sulla stradina che dalla zona della Nuova Casale porta verso Frassineto, sull’argine del Po. Immediato l’intervento dei carabinieri del Nor della Compagnia Casale guidata dal capitano Christian Tapparo. Le ossa sono state refertate e poi trasferite all’obitorio dell’ospedale Santo Spirito. Sono a disposizione della Magistratura. Del caso se ne sta occupando il Sostituto Procuratore Francesco Alvino della Procura di Vercelli. E’ probabile che sarà un medico legale forense a ricostruire la storia di quelle ossa: se sono di un uomo o di una donna, di quale età, e le eventuali cause della morte. Non è escluso che il sacco sia stato trasportato sull’isolotto dalle acque del fiume.