CASALE – È partita dalla segnalazione alla Polizia di un sacerdote di Casale Monferrato una complessa e articolata indagine portata a termine dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Milano riguardo un gruppo di sette persone, dai 22 ai 54 anni, tutti cittadini italiani dell’hinterland milanese. L’Operazione è stata chiamata “Sacred and Profane”. Le sette persone sono state denunciate in quanto ritenute responsabili in concorso fra loro, con il vincolo della continuazione, dei reati di estorsione, truffa aggravata e falsità materiale commessi anni prima ai danni di sei preti di diverse regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Liguria e Friuli Venezia Giulia. In circa sei mesi la banda era riuscita a strappare oltre 170 mila euro ai religiosi. A dare il via alle indagini la denuncia di un parroco di Casale al Commissariato della città. Mesi prima il religioso era stato contattato telefonicamente da un sedicente avvocato di uno studio milanese. Avrebbe accusato il sacerdote di non aver pagato 10 mila euro per un fantomatico abbonamento di una rivista mensile. In caso di suo rifiuto sarebbero scattate delle ritorsioni legali e la reputazione del sacerdote. Secondo quanto minacciato dal sedicente avvocato la reputazione del sacerdote sarebbe stata infangata attraverso pubblicazioni di articoli su testate giornalistiche e organi di stampa.
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