CASALE – Nel quadrilatero di case popolari, nelle vicinanze di piazza Castello, con solo due ingressi e con una serie di vedette, era sicuro di poter evitare l’arrivo della Polizia e aveva messo in piedi da almeno un mese un giro di spaccio di droga. Ma al termine dell’operazione “Fort Apache” è stato arrestato dagli agenti della Investigativa di Casale. E’ Emmanuele Rizzo, 30 anni, di Casale, che deve rispondere del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso dell’operazione la Polizia ha sequestrato 4 grammi di eroina, 1,5 di cocaina e 1 di marjuana, oltre a materiale utilizzato per il taglio e confezionamento delle dosi. Secondo gli inquirenti giornalmente riforniva diversi giovani della zona.
A dare il via all’indagine di Polizia un insolito via vai di giovani che facevano riferimento al cortile dello stabile che si trova nella zona fra viale Lungo Po Gramsci e via XX Settembre.
La posizione strategica delle palazzine aveva spinto il casalese ad agire con grande sicurezza. E poi c’erano le sue vedette che in caso di una “presenza” poco gradita erano pronte a dare l’allarme. Gli agenti della Investigativa hanno studiato bene la zona e hanno iniziato una serie di appostamenti. L’altro pomeriggio è scattata l’operazione “Fort Apache”. I poliziotti hanno fermato alcuni giovani che uscivano dalla palazzina, fra l’altro tutti già conosciuti in quanto assuntori di sostanze stupefacenti, e il controllo ha portato a trovarli in possesso di droga del tipo eroina e cocaina. Con uno stratagemma sono riusciti ad eludere il controllo delle vedette e hanno fatto irruzione all’interno dell’abitazione del sospettato. E dalla perquisizione sono saltate fuori dosi di eroina e cocaina pronte per la cessione, sostanze analoghe per composizione e colore a quelle che erano state rinvenute poco prima ai giovani che erano stati controllati all’esterno dello stabile. Inoltre nella casa sono stati rinvenuti materiale utilizzato per il taglio e confezionamento della droga, un bilancino di precisione e alcuni “pizzini” su cui erano indicati gli importi che alcuni clienti dovevano fornitore, e denaro in contante, 120 euro in contanti, tutti in banconote da 5 euro, taglio utilizzato per il pagamento delle dosi, così da creare meno sospetto possibile. Emmanuele Rizzo è stato arrestato con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo la convalida degli arresti è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di firma.
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