CASALE – Monferraglia Spring, ovvero l’invasione dei “pirati”, su due ruote. Oltre 2600 quelli che hanno preso parte nel fine settimana alla rassegna dedicata agli appassionati dei ciclomotori monomarcia, provenienti da tutta Italia e qualcuno anche da Oltralpe. Un vero e proprio assalto che ha creato anche qualche momento di disagio e di proteste. Già nella giornata di sabato i partecipanti alla Monferraglia Spring hanno iniziato a trovare sosta in piazza d’Armi, a bordo di furgoni e camper. Un vero e proprio popolo dei ciclomotori che sono giunti in Monferrato dopo aver fatto centinaia e qualcuno anche oltre mille chilometri. Tutti accomunati da un unico desiderio: il giorno dopo truccarsi da pirata, riempire il serbatoio del loro ciclomotore e poi scorrazzare lungo le colline del Monferrato, per gustarsi paesaggi mozzafiato e poi degustare le specialità del territorio. Dai 20 ai 70 anni, con il piacere di rivivere le emozioni provate in gioventù, quando il motorino era il simbolo della prima indipendenza, dei primi amori, una sorta di primavera della vita. “Sono diventato nonno la scorsa settimana, ma per niente al mondo mi sarei perduto questo appuntamento – dice un imprenditore di Lecco, classe ’57, schierato in prima fila al momento della partenza con il suo Garelli “rivisitato” – una giornata di sfogo, di piacere puro. Ho venduto l’Harley Davidson e una Ducati da corsa per acquistare quattro motorini monomarcia, anche per prendere parte a gara da regolarità, spesso ci muoviamo in gruppo, e dalle nostre parte i Comuni hanno capito che questa passione può essere un’occasione di richiamo del territorio e in occasione di simili raduni predispongono delle prove speciali”. C’è stato anche qualcuno che ha deciso di trasformare la Galleria di Cinalendia in una pista da prova, con numerose telefonate di protesta e intervento delle forze dell’ordine. Altri si sono infilati all’interno della Cittadella utilizzando il percorso del cross come fosse un tracciato per prove speciali. Sul posto anche il sindaco e la Polizia Locale. La Cittadella è rimasta chiusa per due giorni. Sono stati effettuati dei controlli e la Polizia ha sequestrato un mezzo che non era a norma. Poi domenica mattina con la presenza di centinaia di spettatori c’è stata la lamentela di alcuni automobilisti che sono rimasti intruppati per una decina di minuti. “Questo è inquinamento ambientale” lamentava a gran voce uno degli automobilisti fermi in coda. Dopo pochi minuti tutto era però risolto con i “pirati” che come tante formichine hanno iniziato a girovagare per tutto il Monferraro. Qualcuno ha però dovuto fronteggiare i tradizionali guai meccanici, con diverso mezzi trascinati dai compagni di viaggio o chi si è fatto a piedi dalla Valle Ghenza a Casale per raggiungere piazza d’Armi. Anche questa è però la magia della Monferraglia.
r.sa.