CASALE (d.c.) – Il popolo delle firme per salvare al Clinica Sant’Anna è tornato in piazza. Venerdì scorso, a sette giorni dalla grande fiaccolata organizzata dal Presidio Sanità di fronte al Santo Spirito a cui hanno partecipato oltre 600 persone, il Comitato per la difesa della salute dei cittadini, coordinato da Giorgio Demezzi, ha radunato oltre duecento persone per una simbolica catena umana a difesa della clinica. Con la chiusura dell’interventistica e dei servizi diagnostici, infatti, la Città perderà un altro servizio fondamentale che si aggiunge all’impoverimento del Santo Spirito. Un depauperamento sotto gli occhi di tutti che si sta trasformando in liste d’attesa intollerabili. A seguito dei continui tagli, infatti, la proprietà dell’istituto casalese ha deciso di trasformare il presidio in una struttura per malati psichiatrici. “Un esigenza non sentita dalla città e che non risponde alle necessità dei casalesi” ha detto Demezzi. Erano presenti anche sindaci del territorio: Visca (Cerrina), Baroero (Murisengo), Capra (Borgo San Martino), Monchietto (Villamiroglio), Cavallo (Vice Sindaco di Mirabello), e anche consiglieri e medici del territorio. Demezzi non ha risparmiato anche termini forti, riferendosi alla dichiarazione del Sindaco Palazzetti, per la quale le risorse risparmiate per la Clinica andranno in favore dell’ospedale. “Sono falsità. Il sindaco in audizione afferma che la situazione del Santo Spirito è grave e poi, sui giornali, dice che va tutto bene. Che non conti balle, ma venga qui in mezzo ai suoi cittadini. Le decisioni sulla clinica non sono un fatto privato tra assessorato e proprietà: vengano qui a spiegarcele. Chiediamo di rivedere questa decisione in modo da conservare posti letto di acuzie per l’attività interventistica e di consentire anche il proseguimento dell’attività diagnostica. Chiediamo che in questa programmazione si tenga conto delle reali esigenze dei cittadini, e delle possibili conseguenze pratiche, e non soltanto di una analisi di dati a tavolino, prescindendo dalla conoscenza del territorio”.
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