OCCIMIANO (gpc) – E’ stata pubblicata nelle pagine social del Comune. E’ la bella riflessione che ci offre la m.a Anna Barbano, insegnante elementare e presidente del gruppo di ex allieve salesiane dell’Oratorio “Maria Ausiliatrice”, che da dodici anni è affetta da SLA, la sindrome laterale amiotrofica. La regola è quella di uscire di casa il meno possibile, per ridurre la diffusione dell’epidemia da Coronavirus. “Qualcuno, giustamente, potrebbe dire: “Tu sei obbligata a stare a casa” – scrive con l’ausilio del computer oculare sulla pagina Facebook del Comune – “In parte è vero e comprendo le difficoltà, soprattutto per bambini e ragazzi, di non poter fare le attività che si svolgevano prima. Ma non capisco quegli adulti che, nonostante le raccomandazioni di medici e autorità a rimanere a casa, continuano a non seguire i consigli e a non rispettare le regole”. E cita alcuni esempi tratti dalla cronaca, dalla signora andata a fare la spesa 11 volte lo stesso giorno, al pensionato positivo al Covid-19 che, fermato per un controllo, risponde di essere asintomatico, passando al gruppo di giovani radunatisi per una grigliata. “Per fortuna sono esempi non riferiti alla realtà occimianese ma rifletto e mi chiedo se queste persone sono irresponsabili e incoscienti oppure egoiste e menefreghiste? Meglio fermarmi qui…” E poi condivide una poesia ispirata alla pandemia di Coronvirus – “E la gente rimase a casa” – scritta da Kitty O’ Meara, anche lei insegnante in pensione, che vive a Madison, negli Stati Uniti. “Concludo” – aggiunge la maestra Barbano – “invitandoci ad essere umili e sensibili verso le persone decedute. E riconoscenti verso chi si impegna ogni giorno per noi. Un abbraccio a tutti”.
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