La Novipiù Casale esce sconfitta dal PalaMoncada al termine di una gara iniziata in salita e riaperta dai rossoblù nel secondo quarto. In un secondo tempo punto a punto la presenza siciliana a rimbalzo indirizza l’incontro, alla Novipiù non bastano i cinque giocatori in doppia cifra.
LA PARTITA
Dopo tanta attesa è finalmente, nuovamente campionato: la Novipiù Casale si presenta in Sicilia per affrontare la M Rinnovabili Agrigento dovendo far fronte alle due assenze nel reparto esterni (Simone Tomasini e Fabio Valentini), ma con un ex di giornata, Alessandro Piazza, in più nel motore.
Coach Mattia Ferrari non lo impiega dal primo minuto, dando spazio a Cesana in quintetto base accanto a Denegri, Roberts, Sims e Martinoni.
L’avvio sorride ad una Fortitudo che trova ritmo e precisione dall’arco dei 6.75 e che, poco dopo la metà del primo quarto, trova le realizzazioni di Chiarastella e Pepe per il 19-12 che costringe coach Mattia Ferrari al primo timeout dell’incontro. È una chiusura di prima frazione difficile, Agrigento ne approfitta e si spinge sul massimo vantaggio, 28-14. La reazione monferrina arriva in avvio di secondo quarto: l’attenzione difensiva sale, le percentuali al tiro tornano a crescere ed il parziale dei primi cinque minuti recita 5-19 per i rossoblù per il 33 pari. La Fortitudo tenta il nuovo allungo sul 38-33, ma ancora una volta la Novipiù è brava a replicare con Cesana (11 punti all’intervallo) e con Piazza a dettare il ritmo dell’attacco rossoblù. La gara si gioca sui dettagli, la M Rinnovabili prosegue nella propria partita dai forti contenuti atletici: Easley e Pepe si fanno sentire anche a rimbalzo offensivo, garantendo alla formazione siciliana numerosi possessi aggiuntivi che, tuttavia, non portano risultati concreti. La Novipiù prova a restare in scia, ma la tripla del 75-70 segnata da Chris James contro la zona rossoblù mette fine alle velleità rossoblù.
LE CHIAVI DELL’INCONTRO
- Difficoltà difensive: Agrigento si dimostra attenta nel leggere le incertezze della difesa rossoblù, punendola con l’insistente ricerca dell’uomo libero sull’arco dei tre punti (10 triple realizzate dalla M Rinnovabili)
- I rimbalzi offensivi concessi ad Agrigento: ben 5 nel solo terzo quarto, 10 totali, ma la squadra siciliana fatica ad approfittarne (solamente 10-7 il dato dei punti realizzati da secondi possessi)
- L’asse Piazza-Martinoni si rivela da subito efficace: 6 gli assist del playmaker, 10 i punti (con altrettanti rimbalzi) per il capitano.
- Velocità di transizione: Agrigento è squadra da corsa, capace di lanciarsi in contropiede in maniera fulminea (19 punti realizzati) dopo i numerosi rimbalzi difensivi e le 8 palle rubate.
- Agrigento trova ben 34 punti nel pitturato (58.6% di realizzazione), grazie al lavoro della coppia Easley-Chiarastella con il contributo del bidimensionale James, capace di colpire non solo dall’arco ma anche nei pressi del ferro.
M Rinnovabili Agrigento – Novipiù Casale Monferrato 79-70 (28-14, 40-40, 57-52)
Agrigento: Rotondo 4 (2/3), Moricca NE, De Nicolao 9 (3/6, 0/3, 3/4 TL), Fontana (0/1), Chiarastella 14 (3/4, 2/4, 2/2 TL), Ambrosin 7 (1/3, 1/5, 2/2 TL), Morreale NE, Indelicato NE, James 21, Moretti, Pepe 15 (0/3, 4/10, 3/3 TL), Easley 9 (4/9, 0/1, 1/4 TL). All. Cagnardi
Casale: Cappelletti NE, Da Campo NE, Cesana 14 (4/5 da tre, 2/2 TL), Sirchia NE, Denegri 12 (3/5, 1/2, 3/5 TL), Battistini 2 (1/1), Martinoni 10 (5/10, 0/2), Sims 9 (4/12, 1/1 TL), Piazza 12 (3/5, 0/4, 6/9 TL), Roberts 11 (1/3, 2/8, 3/4 TL), Camara (0/1). All. Ferrari
Mattia Ferrari (Allenatore Novipiù Junior Casale Monferrato): “Abbiamo iniziato male secondo me anche come onda lunga dei problemi che abbiamo avuto nel precampionato. Non siamo riusciti ad essere incisivi, Agrigento ci ha corso sopra. Dopo il primo quarto abbiamo iniziato a giocare su binari di parità. A quel punto è diventata una partita combattuta per trenta minuti, paghiamo errori come le uscite sui blocchi di Pepe, qualche tiro libero sbagliato di troppo, qualche attacco farraginoso, siamo arrivati con giocatori stanchi per via delle rotazioni limitate sugli esterni. Ci sono cose su cui riflettere, altre che hanno un’origine ben precisa da trovare nel nostro precampionato. C’è anche una parte buona, quella che dice che abbiamo giocato, non ci siamo sciolti ma anzi abbiamo lottato per portare la partita fino in fondo, tanto che è poi stata decisa nell’ultimo minuto e mezzo”.